La figlia del presidente dell’Empoli, Rebecca Corsi spiega qual è la sua ricetta per il calcio. Ecco le sue parole
Parla a SportWeek Rebecca Corsi, figlia di Fabrizio, presidente dell’Empoli neo promosso in Serie A. E alla guida della società toscana da trent’anni. Rebecca aveva iniziato a muovere i primi passi nel mondo della moda, poi un confronto acceso con il padre e l’entrata nel club.
Bisogna adeguarsi ai cambiamenti e lo staff non mi ha mai fatto mancare il suo appoggio, ha sempre sostenuto me le mie idee. Abbiamo sempre dato sicurezza a mio padre. Però dice che non mi farà mai presidente dell’Empoli, perché non vuole mettermi in mezzo ai problemi.
Vicepresidente dal 2018 e (nel 2020 e vicepresidente della squadra femminile) e rappresentante del club negli stadi italiani. Fa le veci del padre in trasferta, perché a lui non piace andare in trasferta, soprattutto se poi arriva una sconfitta, il rientro a casa, in questo caso, è sempre difficile da gestire.
Empoli, Rebecca Corsi studia da presidente
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Parla anche dei cambiamenti nel mondo del calcio italiano. Cambiamenti che sono fondamentali vista la situazione di tante società e i problemi economici dell’ultimo periodo. Ha idee le chiare.
Un ridimensionamento economico mantenendo in Italia le risorse che vengono prodotte. Spendere meno e meglio, questa è la sua ricetta. Valorizzando quelli che sono i talenti del nostro calcio.
Più che dei giocatori, gli piace parlare degli allenatori. Ricorda Aurelio Andreazzoli, ma anche Maurizio Sarri, tecnico che ha segnato il suo ingresso nel mondo del calcio da dirigente. Ricorda anche quando gli diceva che quelli del marketing sono la rovina di questo sport.
Poche donne nei ruoli importanti del calcio maschile? Tutto dipende dalla persona che sei e non dal sesso. Se uno non ha le capacità non va da nessuna parte, maschio o femmina che sia.