Si avvicina la finale di Euro2020 tra Italia e Inghilterra, ma scatta l’allarme Covid viste le tre positività nella spedizione azzurra
E’ scattato l’allarme rosso al ritiro della nazionale italiana, a Coverciano. Tre i positivi al Covid-19, tra i giornalisti al seguito degli azzurri a Euro2020. Ovviamente i primi ad essere informati sono stati i vertici della tv di stato, poi si è passati agli azzurri, che lasceranno l’Italia, per volare a Londra nella giornata odierna.
Wembley sarà il teatro della finale della competizione. I ragazzi di Roberto Mancini affronteranno i padroni di casa dell’Inghilterra. Ovviamente però questa nuova situazione data dal Covid-19, ha generato un po’ di ansia e preoccupazione.
Bonucci parla da remoto, ma la situazione è sotto controllo
Euro2020, Italia-Inghilterra: allarme Covid. Tre positivi tra i giornalisti
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E’ stato vietato l’accesso proprio a Coverciano, decisione praticamente inevitabile. Mentre la Leonardo Bonucci ha parlato da remoto. A nessun giornalista è stato permesso di entrare. Ambienti immediatamente sanificati per evitare ogni tipo di contagio e la speranza è quelle legata alle contromisure, tempestive. E questo dovrebbe bastare per scongiurare altri contagi tra calciatori, staff o altri giornalisti.
Nel gruppo azzurro non ci sono allarmismi perché i contatti con i giornalisti sono quasi nulli e anche le interviste della vigilia, concesse in presenza alle emittenti che detengono i diritti come Rai, sono fatte mantenendo la distanza di due metri e l’uso delle mascherine.
Per ora quindi la situazione sembra essere rientrata. Ovviamente il rigido protocollo di test anti Coronavirus sarebbe stato sostenuto anche senza nuovi contagi e eventuali nuove positività emergeranno dopo il nuovo ciclo di tamponi.
Paradossalmente c’è più preoccupazione per quanto riguarda l’Inghilterra. Vista l’aumento di casi dati dalla variante Delta. Infatti dei tre nuovi contagi, 2 sono avvenuti proprio a Londra, i giornalisti erano lì proprio per la partita e uno di questi è Alberto Rimedio, voce delle partite azzurre, che si non potrà raccontare la finale di Wembley. Insieme a lui anche un tecnico Rai.
A Coverciano, invece, soltanto uno della famiglia Rai è risultato positivo ai controlli e a quanto risulta non è un giornalista e non ha avuto contatti con il gruppo squadra.