L’ex giocatore della Sampdoria Pasquale Foggia è tornato a parlare dei blucerchiati squadra che gli è rimasta nel cuore come la Sud.
La Sampdoria di Andrea Pirlo lunedì sera al Luigi Ferraris ospiterà l’Ascoli per la ventinovesima giornata del campionato di Serie B.
Partita speciale per Pasquale Foggia, ex giocatore di entrambe le formazioni. Con i bianconeri giocò nel 2005-2006 per lui 36 presenze e 4 goal segnati. Con i blucerchiati invece nella stagione 2011-2012 in Serie B, 31 presenze con 4 goal realizzati.
L’edizione de Il Secolo XIX ha intervistato l’ex trequartista, che ha parlato anche della sfida in programma lunedì al Luigi Ferraris, ecco le sue dichiarazioni:
Dovevo fare la B con Giampaolo che mi aveva allenato a Treviso. Ci ripescarono in A, arrivarono 10 giocatori, e gli dissi: “Mister, vado in B a giocare, mi vuole il Pescara”. Mi guardò col suo sigaro: “Pasqualì, non ti muovere, avrai lo spazio che meriti”. Giocai 34 gare, 4 gol, andai all’Europeo U21, mi richiamò il Milan. Devo tutto a Giampaolo, era avanti, un fenomeno, uno dei primi a usare l’esterno a piede invertito. Merita presto una chance. Se vuoi i playoff, contro l’Ascoli è la classica gara da non sbagliare, devi fare 3 punti. Si, la pressione c’è, ma con la maglia della Samp è quotidiana. E devi saperla affrontare
Sampdoria, Pasquale Foggia innamorato de La Sud
Ex Sampdoria, Pasquale Foggia: ancora oggi canto “Lettera da Amsterdam”
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Nel corso della lunga intervista di Pasquale Foggia l’ex giocatore ha speso bellissime parole sui blucerchiati, con dichiarazioni molto romantiche sui blucerchiati e su La Sud, ecco le sue parole:
Ho ricordi vivissimi. Sembrerà assurdo, ancora oggi canto “Lettera da Amsterdam” e penso alla Sud da brividi. Volevo restare, Ferrara puntò su altri, mi dispiacque. Segnai un gol-vittoria nel recupero ad Ascoli e uno a Grosseto, ancor più pesante: si rischiava un nuovo cambio di mister, da lì ripartimmo con forza
Nei mesi scorsi si parlò di un possibile ritorno a Genova con ruolo diverso per Pasquale Foggia ma furono solo voci e alla fine non se ne face più nulla.
