Massimo Ferrero fa decadere il Cda della Sampdoria. Usciranno Romei, gli uomini vicino a Garrone. L’attuale presidente sceglierà suoi uomini di fiducia…
Scusate il ritardo. Il Consiglio di Amministrazione della Sampdoria cambierà. E’ una cosenguenza necessaria dopo la decisione di Paolo Fiorentino, vicepresidente vicario della società blucerchiata, di comunicare le proprie dimissioni. Una decisione che comporta la decadenza di tutto il consiglio di amministrazione: il vicepresidente Antonio Romei, i consiglieri Gianluca Tognozzi, Giovanni Invernizzi, Adolfo Praga e Paolo Repetto, gli ultimi due molto vicini a Edoardo Garrone.
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Nessuna sorpresa per ClubDoria46 che aveva anticipato, mesi fa, un cambio di strategia di Massimo Ferrero che avrebbe voluto rafforzare già a dicembre la propria posizione prima di doversi (obbligatoriamente) sedersi a un nuovo tavolo delle trattative per cercare di strappare il prezzo migliore per la Sampdoria.
Lo scorso 23 dicembre infatti, nella parte straordinaria della riunione del consiglio, su proposta di Ferrero erano state apportate delle modifiche all’articolo 30 dello statuto sociale, proprio quello che regola la nomina e la sostituzione dell’organo amministrativo. Determinando che sarebbero bastate le dimissioni di un solo consigliere per far decadere l’intero consiglio.
Entro 20 giorni dovrà pubblicare la convocazione per nominare il nuovo Cda che verosimilmente sarà piena espressione presidenziale. Potrebbe esserci l’ingresso del commercialista di fiducia Gianluca Vidal, non più l’avvocato Romei con cui i rapporti sono sempre ai minimi termini, non ci saranno più nemmeno delle figure riconducibili alla precedente proprietà.
Da capire lo stato d’animo di Edoardo Garrone, responsabile numero uno per i tifosi, che in questo modo rischia di perdere quel ‘controllo indiretto’ sulla Sampdoria.
Il nuovo consiglio entrerà in carica prima dell’appuntamento di Ferrero dal giudice fallimentare del tribunale di Roma il 23 marzo per il concordato di Eleven Finance, la società di famiglia che gestisce le sale cinematografiche. Un passaggio che potrebbe dare indicazioni più chiare sul futuro della società blucerchiata che rimane in vendita “purché ci sia un acquirente credibile e che le dia il giusto valore…”.