Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha le idee molto chiare sul futuro della Serie A: un ritorno in campo metterebbe a rischio i giocatori
“Il campionato non deve riprendere a prescindere. Cerchiamo di vivere alla giornata e di stare tutti più zitti”. Quando parla Massimo Ferrero non è mai banale. Il presidente della Sampdoria è uno dei più forti oppositori alla ripresa della Serie A: “Avremmo dovuto riprendere ad allenarci il 3 aprile, invece siamo qua che forse torniamo il 14. Nessuno sa cosa succederà. Andare oltre il 30 giugno? Così la stagione prossima inizia a ottobre e l’Europeo lo giochiamo nel 2023″.
Oggi ci sarà la riunione della Lega e Ferrero, uno dei principali esponenti del “fronte del no” insieme al rivale Preziosi e a Cairo farà sicuramente sentire la sua voce: “Chiudiamola qui e troviamo un accordo per i diritti tv e con i giocatori. Poi pensiamo a delle riforme per ripartire”.
La Sampdoria è stata una delle squadre più colpite dall’emergenza: “A chi chiedo di doversi allenare e giocare tre volte a settimana? A chi è stato male? A chi conosce famiglie a cui è andata anche peggio?”. Poi Ferrero pensa anche al collega Percassi: “Come possiamo andare a chiedergli di giocare mentre a Bergamo sono morte migliaia di persone?”.
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La sicurezza prima di tutto per Ferrero: “Dobbiamo tornare solo quando saremo sicuri. Se ripartiamo e il virus torna che succede? Ci sono troppi se e parlare di calciatori milionari mentre c’è gente che perde il lavoro è poco elegante”.