Caos nella dirigenza di Ferrero, risultati che non arrivano e tifosi che non ci sono: secondo Maurizio Michieli la Sampdoria è una nave nella tempesta e senza una rotta. Il pensiero del giornalista.
Una situazione per molti aspetti inspiegabile, a cui è difficile trovare una ragione di fondo. Forse perché, per il momento che sta attraversando la Sampdoria, i risultati che si vedono in campo sono frutto di varie cause che si sono susseguite, accumulate e prodotte a vicenda. Questo è il pensiero del giornalista Maurizio Michieli, che sulle pagine di Primocanale prova a fare chiarezza sulla confusione che, in questo momento, aleggia attorno alla squadra e alla società di Massimo Ferrero.
I numeri e le statistiche che raccontano il rendimento della Sampdoria sono evidenti e quasi non c’è bisogno di ripeterli. Sei punti in otto partite, tredici reti subite nelle ultime quattro, una vittoria tre pareggi e quattro sconfitte totali. Michieli ha provato a spiegare invece cosa potrebbe ristagnare dietro il rendimento della squadra, la parte sommersa di un iceberg a tinte blucerchiate.
Secondo il giornalista, alla Sampdoria “servirebbero un po’ di chiarezza e di stabilità“. Non è solo questione di risultati, di tecnica, di tattica o di scommesse (al momento perse) su talenti che non rendono come si sperava (Damsgaard, Askildsen, Ihattaren). Ai blucerchiati serve la stabilità anche della società, che in questo momento attraversa una burrasca forse più pericolosa di quella del campo. Per Michieli, insomma, anche Ferrero dovrebbe porre rimedio in prima persona, non solo convocare D’Aversa d’urgenza a Milano. Un altro episodio che ha messo sotto i riflettori la tensione che si respira a Bogliasco.
Michieli: “Sampdoria alla ricerca di chiarezza”, ma i terremoti societari di Ferrero non aiutano

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Presa in mezzo tra le questioni delle procedure di fallimento delle società del presidente Ferrero e il terremoto in società con l’addio di Carlo Osti, alla Sampdoria c’è confusione. Nei crack finanziari di Farvem e di Eleven Finance la Sampdoria non è direttamente coinvolta. Ma resta il fatto che “non è una bella notizia per colui che della Sampdoria è il presidente” afferma Michieli. D’altronde se il presidente passa guai finanziari, un giocatore potrebbe essere distratto. Le cattive notizie non portano mai buone nuove.
Poi la separazione da Osti, definito da Michieli “dirigente di lunghissima data”. Avvenuta peraltro in un contesto in cui Daniele Faggiano, che di Osti ha preso il posto alla Sampdoria, ha parlato di un rapporto di alti e bassi con Ferrero, nonostante stia piano piano crescendo. E Michieli a proposito riporta che “Visti i precedenti di Braida, Pradè, Sabatini, Pecini e Osti…forse i bassi sono superiori agli alti“.
L’instabilità della società passa anche dalle figure dei dirigenti, quelle che dovrebbero tenere il timone della nave. Ma continuando ad alternarsi alla guida e a litigare tra loro, finiscono solo per creare un ambiente malsano attorno alla squadra.
Ambiente malsano che percepiscono anche i tifosi della Sampdoria, che nella loro protesta, “pur senza entrare nel merito delle ragioni” afferma Michieli, stanno lasciando sola la squadra. Sola nel suo stadio, diventato a volte terreno di conquista di tifoserie ospiti. Sola senza tifo, senza il calore di cui avrebbe bisogno come unico appiglio nella tempesta societaria e di classifica. Ma se anche i tifosi si ribellano alla dirigenza stessa, (“Questioni contestatarie verso il presidente“, oltre che “ideologiche o autoreferenziali”)disertando il Ferraris, la Sampdoria rischia di perdersi nell’alta marea in cui sta procedendo.