Come nel 2016 quando ottenne un pari contro la Fiore, Ferrero porta ancora la Sampdoria dal Papa per la benedizione
La Sampdoria ha ultimato il grosso del lavoro in vista della sfida di sabato contro la Lazio. Dopo la seduta mattuttina è pronta per partire alla volta della Capitale, domattina.
Prima di preparare gli ultimi dettagli della sfida, nella rinfinitura di domani pomeriggio, il presidente Massimo Ferrero ha però pensato bene di fare una tappa intermedia.
Domani mattina infatti la squadra partirà per Roma dove avrà l’onore di essere ricevuta in udienza privata alle 11 dal Santo Padre Papa Francesco. Una tappa insolita, forse per ingraziarsi qualche santo per la sfida contro i biancocelesti.
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Non è nuovo Ferrero a questo genere di iniziative presso i palazzi vaticani. Sotto la sua gestione è la seconda volta che la squadra va in visita oltre il colonnato di piazza San Pietro. Infatti nel recente passato fu ricevuta dal Pontefice il 5 novembre 2016. Nell’occasione di quel ricevimento Ferrero aveva anche omaggiato Bergoglio con la maglia blucerchiata. Ne seguì un pari a Firenze (1-1).
Bergoglio – è noto – è un grande tifoso di calcio e non ha mai nascosto la sua preferenza per il San Lorenzo. Il precedente più illustre della Sampdoria in Vaticano risale al 27 maggio 1991, quando appena scudettata venne ricevuta da Karol Wojtyla.
A seguire poi dopo l’udienza si terrà la rifinitura, al termine della quale sarà ufficializzata la lista dei convocati per la sfida dell’Olimpico. D’altronde come dice lo stesso Claudio Ranieri, anche lui cristinano cattolico come ha tenuto a sottolineare in conferenza stampa:
Quando Ferrero mi ha chiesto se volevamo un udienza dal Papa ho detto subito di sì, sono molto contento ed emozionato di incontrare il Santo Padre
Oltre a dire di essere rimasto particolarmente colpito dai ragazzi di Simone Inzaghi, peché “i biancocelesti mi hanno impressionato veramente” contro l’Inter. Dunque per poter fare la partita perfetta come tanto spera il tenico meglio prima fare tappa dal Papa, non si sa mai serva una benedizione…