Un provvedimento del Governo vieterà a tutte le squadre Figc di avere divise con il numero 88, simbolo del saluto a Hitler dei gruppi neonazisti
Addio alle maglie dei calciatori col numero 88 sulla schiena. A deciderlo è stato direttamente il Governo, che ha voluto introdurre anche questo provvedimento in un progetto di più largo respiro volto a combattere l’antisemitismo nel mondo del calcio italiano.
Ma che c’entra un semplice numero di maglia con l’antisemitismo? La cifra incriminata, l’88, è in realtà utilizzata come codice dai gruppi neonazisti per identificare il saluto “Heil Hitler”, visto che i due numeri corrispondono alle due H, che sarebbe l’ottava lettera dell’alfabeto. Di fatto, anche se implicitamente, sarebbe come sventolare davanti a migliaia di spettatori e telespettatori un simbolo antisemita.
La polemica contro l’88 era sorta già quando Gianluigi Buffon, nella prima avventura a Parma nel 2000, scelse proprio quella maglia, scatenando le proteste della comunità ebraica italiana. Negli anni anche altri calciatori lo hanno inconsapevolmente indossato, come Marco Borriello, Diego Perotti o, alla Sampdoria, Lillo Foti e Tomas Rincon (quest’anno aveva la 8). Nell’ultima stagione di Serie A, avevano sulle spalle l’88 Mario Pasalic, Toma Basic e Mariusz Praszelik.
Figc, via la 88 dalle maglie, il Governo: è un simbolo antisemita
Figc, l’intervento del Governo: vietato l’88 come numero di maglia. Il motivo
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Il provvedimento si inserisce in un disegno più ampio che, spiega il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, prevede anche
il divieto dell’uso da parte delle tifoserie di simboli che possano richiamare il nazismo, la responsabilizzazione dei tesserati a tenere un linguaggio non discriminatorio in tutte le manifestazioni pubbliche, la definizione delle modalità di interruzione delle partite in caso di episodi di discriminazione
Nella dichiarazione di intenti firmata dal governo, si leggono anche le modalità per cui si dovranno interrompere immediatamente le manifestazioni calcistiche nel caso di cori, atti o manifestazioni di stampo antisemita.