Manolo Portanova, centrocampista del Genoa, si trova agli arresti domiciliari per un presunto stupro avvenuto in una festa a Siena. Indagati altri tre ragazzi
C’è anche Manolo Portanova del Genoa tra i tre ragazzi fermati per un presunto caso di stupro risalente al 30 maggio scorso a Siena. Il giovane centrocampista rossoblù è stato fermato mentre si trovava nel messinese e si trova agli arresti domiciliari. Lunedì 14 giugno dovrebbe essere interrogato a Siena.
Portanova, dopo la fine del campionato, si trovava a Siena in vacanza in attesa di rispondere alla convocazione con la Nazionale Under 20 a Coverciano. Nella giornata di giovedì 10 giugno si sono svolti i primi interrogatori a Palazzo di giustizia e presto si avranno accertamenti sui telefoni cellulari dei quattro ragazzi indagati (uno di loro è ancora a piede libero). Gli esami tecnici riguarderanno anche il cellulare della giovane ragazza e saranno eseguiti, in presenza dei legali, mercoledì 16 giugno in tribunale.
Si cercherà di accertare la presenza o meno di alcuni video o foto relativi alla violenza. In merito Duccio Panti, avvocato di uno degli indagati, ha affermato:
Vediamo se ci sono e dopodiché valuteremo il resto anche perché in casa c’erano tante altre persone. Ci sono molte cose che non tornano nel racconto riferito dalla ragazza. Vediamo i filmati e poi valuteremo il resto. Ci sono ancora da sentire tante persone: nella casa erano in tanti ed ancora in molti non sono stati sentiti.
Per Portanova l’interrogatorio lunedì
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Genoa, Manolo Portanova agli arresti domiciliari: è accusato di stupro
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La festa nella quale sarebbe avvenuta la violenza si è svolta nella notte tra il 30 e il 31 maggio in un’abitazione del centro di Siena. Alcuni partecipanti sono già stati ascoltati, così come due dei quattro ragazzi indagati. Uno dei quali ha ammesso il rapporto con la ragazza, definendolo, però, consenziente, mentre il secondo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il pm Nicola Marini, intanto, si è opposto alla richiesta di revoca dei domiciliari presentata dai due legali degli indagati e lunedì verrà sentito anche Manolo Portanova. Stando a quanto riporta il Secolo, tra tre dei quattro indagati, ci sarebbero vincoli di parentela non ben definiti.
Al momento si tratta di indagini e, pertanto, non ci sono certezze. Non si tratta, comunque, di una bella storia per il centrocampista del Genoa.