Contro il Verona Giampaolo muterà forma alla sua Sampdoria: si va verso il cambio modulo e un ritorno al passato del tecnico blucerchiato.
In tempi di grande crisi arrivano le rivoluzioni e in casa Sampdoria si prepara quella tattica, per stravolgere un pericoloso trend negativo che ha trascinato i blucerchiati nel pieno della corsa salvezza. Anche per un integralista come Marco Giampaolo è arrivato il momento di mettere tra parentesi il suo amato 4-3-1-2, che poco ha funzionato fin qui.
Forse per mancanza degli interpreti adatti o per l’inadeguatezza dello schema alla lotta di bassa classifica, probabilmente col Verona il tecnico sampdoriano sperimenterà altro. Verrà messa in discussione la filosofia di gioco, perché ora l’allenatore e la squadra stanno mettendo in discussione anche loro stessi.
Per Giampaolo potrebbe ripresentarsi ad esempio il 4-4-2, che lo porta a fare un tuffo nel passato. Era questo il modulo dei suoi inizi a Treviso e ad Ascoli, che portò dalla B al decimo posto in Serie A. Poi passato lentamente all’attuale 4-3-1-2, con il modulo delle origini Giampaolo spera di portare a casa un successo a Verona che darebbe respiro alla sua Sampdoria.
La Sampdoria cambia modulo e volto, Giampaolo sperimenta e dialoga col suo passato

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Il problema maggiore di un 4-4-2 con la rosa della Sampdoria è la mancanza di esterni. Da un lato il modulo farebbe tornare Antonio Candreva nella sua posizione naturale, cercando di sfruttarlo. Dall’altra però mancherebbe l’interprete a sinistra. A Bergamo Giampaolo ha provato con Morten Thorsby, come già faceva Roberto D’Aversa, ma difficilmente può funzionare. C’è la possibilità di schierare Tommaso Augello alto, col fedelissimo Nicola Murru terzino titolare. O anche Abdelhamid Sabiri, che ha già fatto trequartista e seconda punta e potrebbe diventare esterno per una notte.
Di esperimenti si tratta, infatti, e quindi il 4-4-2 potrebbe diventare ( in corsa o dall’inizio) anche un 4-3-3, con una punta e Candreva e un altro candidato a supporto. Questo era il modulo usato da Giampaolo nell’esperienza breve e negativa al Milan, ma alla Sampdoria è tutta un’altra rosa. E anche un’altra storia.
C’è anche l’opzione contenitiva di un 4-5-1, che allora sfocerebbe sì più facilmente in un Augello esterno di centrocampo dirimpettaio di Candreva. Il Verona gioca molto sulle fasce e fa densità in mezzo al campo, quindi, se Giampaolo vorrà mantenere una Sampdoria con la difesa a 4, questo modulo può essere ideale. E in fase offensiva trasformarsi in un 4-3-3.
Mentre, qualora Giampaolo volesse stravolgere proprio tutto, c’è anche l’opzione difesa a 3 e quindi uno schieramento con 3-5-2. Centrocampo folto, fasce a tutto campo e difesa uomo per uomo sui tre giocatori offensivi del Verona. Questo modulo riporta all’esperienza di Torino del tecnico della Sampdoria, quando anche lì ha dovuto modificare il suo 4-3-1-2 incompreso. Insomma, Giampaolo ha bisogno di novità e di imprevedibilità e allo stesso tempo di dare uno scossone. E quindi non resta che cambiare e sperimentare, anche tornando sui propri passi.