La FIFA sta per introdurre il fuorigioco semiautomatico: rivoluzione nel sistema, il Mondiale in Qatar prima grande vetrina. Poi tocca alla Serie A?
E’ in arrivo una rivoluzione importante dalla FIFA riguardo il fuorigioco. Si tratta della “Limb-tracking tecnology”, ovvero il tracciamento degli arti dei giocatori attraverso una tecnologia di avanguardia destinata a perfezionare e diminuire i tempi della verifica di una posizione regolare o no.
Già sperimentata dalla FIFA in occasione nella scorsa Arab Cup e anche nel Mondiale per Club 2021 negli Emirati Arabi Uniti, farà il suo ingresso al grande pubblico in occasione del Mondiale in Qatar che inizieranno a fine anno. Sarà il test più importante, per capire quanto questa tecnologia possa diventare vitale. E cambiare il modo di verificare un fuorigioco anche nei campionati come la Serie A.
Il direttore dello sviluppo tecnologico della FIFA, Johannes Holzmuller, ha spiegato che verranno installate circa 12 telecamere sotto il tetto di ogni stadio, di modo che possano seguire i movimenti e le azioni di tutti i calciatori e rilevarne i movimenti “50 volte al secondo su 29 parti del corpo“.
In questo modo, le immagini saranno talmente precise che quasi si potrebbe ricostruire la partita in grafica 3D quasi in tempo reale. Accelerando così le operazioni di replay, che non servirà più perché le immagini in presa diretta di queste telecamere verranno inviate direttamente in sala VAR.
Fuorigioco semiautomatico, la tecnologia avanza: dopo il Mondiale può toccare anche alla Serie A
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In pratica i dati dei punti in cui viene toccato il pallone e delle posizioni degli arti, verranno trasmessi e poi convertiti in una grafica 3D. Grafica che i funzionari FIFA auspicano possa essere mostrata, oltre che alla sala VAR e quindi all’arbitro, anche sui maxischermi degli stadi. Il che per la Serie A sarebbe una rivoluzione molto interessante.
Holzmuller ha anche spiegato che il pallone in uso nel Mondiale di Qatar 2022 avrà un particolare sensore in supporto alla rilevazione:
Un sensore di misura inerziale (IMU) sarà piazzato al centro della palla. Questo sensore manda dati del pallone alla stanza di operazione video 500 volte al secondo, permettendo un rilevamento molto preciso del punto in cui è stato calciato
A questo punto, con un confronto di assoluta precisione tecnologica tra dati di palla, giocatore che calcia e ricevente in posizione dubbia, l’analisi del fuorigioco sarà più rapida e meno equivoca. Anche se la decisione, spiega il presidente della Commissione arbitri della FIFA Pierluigi Collina, spetterà comunque all’arbitro.
Perché innanzitutto in Sala VAR convertiranno i dati (processo di pochi secondi), li analizzeranno, li trasmetteranno all’arbitro e sui maxischermi. Ma poi spetta al direttore di gara decidere quanto un eventuale fuorigioco sia influente ai fini dell’azione, oppure un tocco o una posizione specifica. L’interpretazione, anche in un caso tecnologico e iper oggettivo come questo, rimarrà in fin dei conti soggettiva. Fatto che in Serie A ha scatenato parecchie polemiche, soprattutto nella stagione appena terminata.