L’inizio spaventoso della Sampdoria di Di Francesco non deve preoccupare. La salvezza non è impossibile con Claudio Ranieri…
Qualcosa è cambiato. L’arrivo di Ranieri pare aver ridato fiducia all’ambiente blucerchiato, ed i numeri non fanno altro che supportare questa tesi. Da essere una delle tre difese più colpite del campionato, diciotto goal subiti nelle prime nove giornate, nelle ultime tre c’è stata un’inversione di marcia, con un passivo di sole tre reti subite. Da lavorare c’è sicuramente ancora tanto, ma dei primi passi nella direzione giusta sono stati fatti, dopo un inizio di stagione degno del miglior film horror di Dario Argento.
Qualche anno più tardi, Campionato 2012/2013, a vedersela brutta fu il Bologna, con un inizio di stagione che più volte fece traballare la panchina di Stefano Pioli. Alla distanza, però, l’allenatore emiliano trovò il modo di far rendere al meglio il duo Diamanti-Gilardino, e l’iniziale penultimo posto, con otto miseri punti, lasciò spazio ad una salvezza tutt’altro che scontata a metà stagione… Ora tocca a Ranieri fare il miracolo!
La Sampdoria con Ranieri in panchina può salvarsi!
Inizio da brividi? La Sampdoria di Ranieri può rimediare
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In passato, altre squadre si sono trovate in una situazione simile a questa Sampdoria, riuscendo poi a risollevarsi nel corso della stagione. Esaminando l’ultimo ventennio, nel 2000/2001 il Brescia si ritrovò terz’ultimo, dopo dodici giornate, con un misero bottino di nove punti, e con l’aggravante che all’epoca a scendere in serie B fossero ancora quattro squadre. Merito di una rosa che certamente non meritava quel piazzamento, visto la presenza in squadra di gente come Roberto Baggio, Dario Hubner e di un giovane ma già talentuoso Andrea Pirlo. Le Rondinelle, sotto la guida di Carletto Mazzone, riuscirono a risalire la classifica fino all’ottavo posto, qualificandosi addirittura all’Intertoto.
Quasi un decennio dopo, stagione 2009/2010, toccò al Catania rimediare ad una partenza davvero pessima, figlia di otto punti in dodici partite, divenuti soltanto nove nelle successive sette. La Società si vide costretta ad esonerare Gianluca Atzori, da lì a poco futuro allenatore della Sampdoria, scommettendo sul giovane Sinisa Mihajlovic a cui riuscì l’impresa di raggiungere la salvezza, togliendosi pure la soddisfazione di battere la Juventus a Torino.