Alla ripartenza del campionato, a San Siro, non ci saranno più i Boys gli storici Ultras dell’Inter confluiranno in un altro gruppo.
Uno solo urlava ‘Chi siamo noi?’ e tutti rispondevano ‘I Boys!’ in un boato collettivo che faceva tremare i gradoni degli stadi. Su loro sono stati scritti libri, hanno anche riempito le pagine di cronaca nera con risse e accoltellamenti. Le trasferte di massa con i treni speciali e le colonne interminabili di pullman. In migliaia in giro per l’Italia e per l’Europa guidati dai capi, gli eroi sporchi della strada.
Inter: i Boys, e il nuovo corso Ultras: Curva Nord Milano 1969
Inter, addio ai Boys: nasce la Curva Nord Milano. La storia
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Cambia il cuore del tifo nerazzurro. Una storia nata nel 1953 e terminata nel 2022, al ritorno a San Siro, alla ripartenza del campionato con l’anno nuovo (Inter-Napoli del prossimo 4 gennaio) non ci saranno più a gli striscioni storici del tifo organizzato interista. Non ci saranno più i Boys. Il gruppo ultras più vecchio d’Italia dopo lo scioglimento della Fossa dei Leoni milanista (fondata nel 1968).
Così come non ci saranno più Ultras, Viking, Brianza e Irriducibili. Sarà solo Curva Nord Milano 1969, uno striscione lungo 110 metri. Il motto è ‘Andare avanti, andare oltre, essere uniti’ con un’unica anima, solamente calcistica. Qualcosa di già visto nell’universo del tifo organizzato, con gli Irriducibili della Lazio che dopo la morte dello storico leader Fabrizio Piscitelli, si sono sciolti e confluiti in un unico gruppo ‘Ultras Lazio’, con le altre frange presenti nella Curva Nord dell’Olimpico.
Un nuovo corso per coinvolgere anche il tifo più moderato per i tifosi dell’Inter, un cambio di rotta che archivia un pezzo di storia del mondo ultras e di sottoculture giovanili. La Curva Nord volta pagina dopo l’assassinio di Vittorio Boiocchi, pregiudicato e figura di riferimento del gruppo, ucciso sotto casa
lo scorso 29 ottobre. E le tantissime polemiche per quanto accaduto a San Siro, in Curva, nella gara contro la Sampdoria.