La Curva Nord dell’Inter ha cambiato corso: tra le figure di maggior repsonsabilità c’è Ivan Luraschi, che ha raccontato come sarà ora la tifoseria nerazzurra
La Curva Nord dell’Inter ha subito uno scossone con i 19 arresti (che hanno incluso anche membri della Curva Sud del Milan) che hanno portato – di fatto – all’azzeramento del direttivo precedente. Adesso è partito un nuovo corso che vede, tra le figure più rappresentative, Ivan Luraschi, intervistato in esclusiva dal sito InterNews08.it.
Ci saranno molti cambiamenti nella Curva. Via lo strisione unico “Curva Nord Milano” e dentro “1969 Uniti Fieri Mai Domi”, che farà il suo esordio nella partita contro la Juventus a San Siro del prossimo 27 ottobre:
Ci sarà uno striscione unico per tutto il corso di questa stagione ma che non è un vero striscione ma è una frase che ispira, che rappresenta tutti quelli che frequentano la Curva Nord che è l’anno di nascita, riferimento all’anno in Africa, quindi dal 1969 e poi lo slogan che abbiamo spesso fatto nostro che è Uniti Fieri Mai domi. Quindi per esteso una frase più che uno striscione ma che accomuna il sentimento dei frequentatori della curva. Farà il uso esordio con la Juventus. Le bandiere si sono mantenute e saranno più o meno quelle dei gruppi, tranne alcuni gruppi che sono stati bannati perché ricondotti alla frequentazione delle persone indagate e quindi Viking, Boys, Brigata e Old Fans. Questi striscioni sono bannati, ma noi confidiamo che, dimostrando in divenire che le figure che erano di riferimento sono state sostituite da nuovi direttivi anche all’interno dei singoli gruppi, per la stagione prossima si possa avere la possibilità di riutilizzarli.
Sarà una Curva diversa, afferma Luraschi. Una Curva in cui non ci saranno uno o due capi della curva, ma un comitato che supervisionerà le spese, così da non permettere la presenza di zone d’ombra:
Non ci sono un capo o due capi della curva. Adesso è stato costituito un gruppo a livello di comitato che supervisiona tutte le spese gestionali della curva, in maniera tale che non ci siano zone d’ombra. Si è resa necessaria una riorganizzazione. Riorganizzazione che, a fronte anche delle condanne, delle ricostruzioni, dell’intercettazione e quant’altro, ci sembrava necessario e fondamentale fosse fatta improntando la trasparenza, in maniera tale che non si potesse dare adito alla possibilità che si ritornasse ad una gestione incentrata su poche persone.
Inter, Ivan Luraschi: così gestiremo le trasferte
Inter, Ivan Luraschi: striscione unico e trasparenza, il nuovo corso della Curva Nord
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Cambierà anche la gestione delle trasferte per i tifosi dell’Inter. Tutto all’insegna della trasparenza, come afferma Luraschi, almeno fino a fine stagione:
Per le trasferte abbiamo deciso di rinunciare in toto all’acquisto di biglietti, in qualunque forma, per le partite casalinghe e per le partite in trasferta. Quindi, mentre per le partite in casa ovviamente siamo tutti abbonati e non c’è la necessità di acquistare biglietti per nessuno, per le partite in trasferta nasce adesso il problema di poter reperire i biglietti, in quanto si entra in concorrenza con gli altri tifosi interisti che possono insieme a noi concorrere per prendere il biglietto sulla base di chi è più rapido attraverso i canali di distribuzione. L’unica verità riguardo alle richieste dei biglietti, al netto del fatto che poi potessero essere maggiorati da chi li gestiva (questa cosa ovviamente non trova la nostra condivisione come concetto), era che c’era un canale preferenziale garantito dalla società per l’acquisto di un certo numero di biglietti.
La nuova Curva Nord prende le distanze dal direttivo precedente, azzerando ogni tipo di economia:
Noi abbiamo azzerato ogni tipo di economia. Non siamo più permeabili a nessun tipo di contaminazione, a nessun livello. Non vogliamo avere nessun tipo di contaminazione che sia di quel tipo che sta emergendo dai processi, ma neanche di tipo politico, per dire come spesso in passato si è stato attribuito.
Sarà tutto autofinanziato. La Fanzine contribuirà alla copertura delle spese delle coreografia e le trasferte verranno realizzate a costo zero. Ogni avanzo sarà messo nella Curva, ma non dovranno esserci distanza troppo grandi:
L’unica economia che entra oggi è la Fanzine. Viene distribuita soltanto in Curva Nord, indicativamente potrebbero essere dalle 2 alle 3 mila copie, con una vendita media attorno alle 1.000, 2.000, 2.500 copie. Quindi, mal contati, adesso non mi piace farmi i conti in tasca, ma diciamo che producono oggi un utile intorno ai 1.000 euro a partita, a fronte di coreografie che ne costano dai 2 ai 5. È chiaro che servono 3 partite, 2 partite per fare una coreografia.
Nel momento in cui l’economia andrà a “pareggiare il bilancio” non sarà necessario ricaricare nulla, perché se non è un’emergenza la trasferta si farà al prezzo di costo: si affitta il pullman, costa 3.000 euro, ci sono 50 persone, sono 60 euro a persona. Quindi non c’è da aggiungere o togliere niente, non c’è motivo di ricaricare una trasferta se si convive nell’armonia e nel rispetto reciproco. Con questo modello che vuole essere un modello virtuoso di gestione ultras moderno del 2024, laddove penso poche tifoserie abbiano tutta questa trasparenza, vogliamo ripartire e dare un segnale forte a tutti quanti per tranquillizzare gli scettici e dar prova del fatto che veramente è un corso nuovo.
Qualche battuta, nella lunga intervista, anche sul rapporto con la società Inter. Una società che dovrà fidarsi di questo nuovo corso, dopo i problemi con il precedente direttivo:
Allora, i rapporti con la società sono timidi, non freddi, perché la società è scettica. Vuole avere la certezza che si sia usciti dalla sfera delle indagini e che quindi i nuovi referenti siano fuori da certe situazioni. Io, per esempio, mi occupo ancora del tema dei rapporti per quello che riguarda le autorizzazioni e la parte, diciamo, di comunicazione diretta con la società e vogliono la certezza che io sia fuori da queste dinamiche e che quindi non capiti che poi tra tre giorni viene fuori che vengo denunciato, che vengo coinvolto in qualche procedimento e quindi sono molto rigidi e freddi e molto fermi su quelli che sono i normali passaggi per le autorizzazioni e per tutto quello che concerne il rapporto con la tifoseria