Inter, è arrivata la fumata bianca sul caso Acerbi, che ha portato all’assoluzione del difensore della formazione di Simone Inzaghi
L’attesa per la decisione sul caso Acerbi – Juan Jesus, era spasmodica. La sentenza non è tardata ad arrivare e ha visto il difensore della formazione di Simone Inzaghi uscire come innocente da questa vicenda.
Il comunicato del giudice sportivo è stato molto eloquente riguardo alle motivazioni che hanno portata alla proclamazione d’innocenza del difensore dell’Inter e della Nazionale.
Da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo “offendente”, il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore del Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso” (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale
Di tutt’altro avviso, invece è stato il Napoli che con un comunicato ha fatto sapere che non prederà più parte ad ogni manifestazione contro il razzismo
Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la ‘giustizia’ sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, ‘è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte… dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo’, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, ‘essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa’, nessuna decisione è stata assunta dalla ‘giustizia’ sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione
Inter, lady Acerbi passa all’attacco
Inter, Lady Acerbi contro tutti dopo l’assoluzione del marito
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Chi si è voluta togliere qualche pietra dalle scarpe è stata la moglie di Francesco Acerbi che con una storia apparsa sul suo profilo Instagram ha voluto commentare il successo del procedimento nel quale era coinvolto il marito.
Cin cin. A chi insulta i familiari. A chi minaccia la vita dei figli. Ai leoni da tastiera. A chi ha sommerso di insulti me e i miei figli per giorni interi, cin cin. Ne avete bisogno
Parole forti, contro gli haters che in questo periodo avevano preso di mira tanto il giocatore nerazzurro quanto la moglie. Adesso la bella Claudia Scarpari buon brindare alla sua – e del marito – vittoria contro gli odiatori del web