Il ritorno di José Mourinho in Italia, sulla panchina della Roma, accende i ricordi dei tifosi dell’Inter verso un tecnico che a Milano ha vinto tutto
José Mourinho torna in Serie A. L’allenatore che ha vinto tutto con l’Inter ormai undici anni fa sarà l’allenatore della Roma per tre anni, fino al 2024. L’annuncio ha sconvolto i tifosi giallorossi e quelli nerazzurri, che hanno del tecnico portoghese un ricordo intaccabile. Inter-Roma, la gara del ritorno a San Siro da avversario, sarà una delle più attese della prossima stagione.
Tra prostituzione intellettuale, manette e rumore dei nemici, José Mourinho, chiamato da Massimo Moratti nel 2008 per l’assalto alla Champions, ha incarnato l’interismo nei due anni a Milano, portando i nerazzurri sul tetto d’Europa. Il primo anno arrivò lo scudetto, poi, la stagione successiva il triplete, con la Champions di Madrid a chiudere un cerchio.
La seconda stagione, fu anche quella della gara di Kiev con la pazza corsa verso Julio Cesar. Ma anche quella del cambio di modulo, del passaggio al 4-2-3-1 che, nel ritorno degli ottavi di Champions League, fu decisivo per il passaggio ai quarti. E poi delle manette in una fredda sera di febbraio contro la Sampdoria.
Proprio la Roma: la maggior avversaria di Mourinho
Inter, Mourinho alla Roma undici anni dopo le manette?
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In quegli anni, caso strano, l’avversaria maggiore dell’Inter fu proprio la Roma, con i tifosi giallorossi che avevano in Mourinho un avversario particolarmente inviso. Il primo anno fu quello degli “zeru tituli”, il secondo di un infuocato finale di campionato, reso ancora più caldo da una finale di Coppa Italia che portò molte scintille.
Ora Mourinho proverà a diventare il nono re di Roma (l’ottavo aveva la numero 10), riportando in alto i giallorossi. I maggiori avversari saranno proprio i nerazzurri, guidati da quel Conte con cui in passato sono volate parole grosse. Ci sarà da divertirsi.