Anche il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi è intervenuto su quanto accaduto in Curva Nord a San Siro per Inter-Sampdoria
Non si smette di parlare di Inter-Sampdoria. Non tanto per il risultato della partita, quanto per quello che è accaduto sugli spalti. Inizia Ia gara e la Curva Nord nerazzurra resta in silenzio. Niente cori, niente striscioni, unica eccezione Dejan Stankovic. Accolto come un eroe e incitato sia dai tifosi sia quelli casa che gli ospiti.
Così per tutto il resto della gara, nonostante i due goal segnato da de Vrij e Barella. Esulta il resto dello stadio, di San Siro, non la Curva Nord. Così fino al termine dei primi 45′ il copione non cambia e alla ripresa i tifosi nerazzurri, in quel settore del Meazza, abbandonano lo stadio. Escono dall’impianto sportivo.
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E chi non voleva andarsene è stato convinto con le cattive. Tutto poi riportato sui social, con le denunce di violenze varie e di conseguenza le polemiche che hanno caratterizzato il giorno dopo e non solo.
Il motivo viene a gara durante il match con la Sampdoria. Il capo Ultra dell’Inter Vittorio Boiocchi è morto in una sparatoria a Milano, nel quartiere di Figino. L’uomo, 60 anni, stava rientrando a casa quando è stato colpito da quattro o cinque colpi al collo e al torace.
Trasportato in ospedale in codice rosso all’ospedale San Carlo, ma le sue condizioni erano apparse fin da subito molto gravi. Boiocchi era un nome storico nel mondo Ultras. Vecchio sodale di Franchino Caravita, entrambi leader storici dei Boys dell’Inter.
Sollecitato sui social dopo quanto accaduto a San Siro, il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi ha prontamente risposto a tono: “Mi informerò su quanto accaduto” ha commentato rispondendo ad un utente critico dopo l’episodio di esodo forzato dalla Curva Nord.