Il racconto di un testimone di quanto accaduto durante Inter-Sampdoria nella Curva Nord dei nerazzurri: gli ultrà hanno lasciato il settore dopo la morte di Boiocchi
Sabato sera a San Siro, durante Inter-Sampdoria, è andato in scena un evento surreale e gravissimo. Con gli esponenti della Curva Nord nerazzurra che, in seguito all’uccisione dello storico capo Vittorio Boiocchi, sono usciti dallo stadio, obbligando tutti i presenti a lasciare il secondo anello verde dello stadio.
Il Corriere della Sera ha raccolto la testimonianza di un ex ultrà dell’Inter, che continua a frequentare la Nord di San Siro. Quanto raccolto ha dell’incredibile:
Entriamo e intorno alle 20.40 iniziano a ripiegare gli striscioni. Poi i ragazzini iniziano a fare su e giù. Oggi non si tifa. Niente cori. È successo un fatto grave. A quel punto si sono attaccati tutti ai cellulari per cercare notizie. Così abbiamo capito quale fosse il “fatto grave”.
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Poi il goal di Stefan De Vrij, a cui i principali esponenti della Curva non hanno esultato, guardando anche male chi, come il testimone in questione, era felice per il vantaggio nerazzurro. È nell’intervallo, però, che iniziano ad andare via e a mandare via i tifosi.
Strillavano: “Adesso usciamo tutti”. Un signore vicino a me ha detto: “State scherzando? Io resto qua”. Uno gli ha risposto: “Invece te ne vai, sennò ti spacco la faccia”. Il ragazzotto s’è avvicinato per spintonarlo, ma ha perso l’equilibrio tra i seggiolini ed è caduto. C’è stato un momento di tensione, stava per scattare il parapiglia. Ci siamo messi in mezzo e abbiamo parlato con l’altro che dava ordini. Ci ha detto: “Dovete uscire sennò vengono e vi picchiano, rischiate grosso”.
Sono stati mandati avanti i “ragazzetti”, mentre i capi davano ordini. Come raccontato dal testimone, però, in queste situazioni meglio non rischiare:
Sai che i tizi pesanti stanno là, e che se ti opponi magari dopo, in un punto senza telecamere, te ne ritrovi addosso due o tre e qualche cazzotto lo prendi. Io pugni o calci non ne ho visti, ma urlacci, minacce e spintoni sì. Alla fine la gente lo sa come funziona: anche se non te ne frega niente e vuoi solo vedere la partita, te ne vai, perché sono persone pericolose.
Tanti sono finiti al terzo anello verde, quando, ormai, la partita era giunta verso il 70′. In un clima surreale e decisamente ingiusto.