L’Italia vince a Wembley, Vialli e Mancini si abbracciano, festeggiano una grande vittoria. I tifosi della Sampdoria sognano un giorno il loro ritorno a Genova…
Quell’abbraccio mi ha fatto venire i brividi. Lo ha fatto venire a tutta l’Italia intera. Ma per chi tifa Sampdoria, per chi li ha visti crescere insieme, per chi ha vissuto quella notte del 20 maggio 1992 sa cosa voglio dire.
Quell’abbraccio tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini. Vale tutto. Vale quasi quella notte, quella finale maledetta.
Ho parlato di vendetta. Ma ha ragione Bobby Goal, come sempre. “Ce ne vogliono altre tre per riprenderci qualcosa che ci hanno tolto”, per vendicare quella notte di lacrime e gioia nel tempio del calcio di Wembley.
Tutta un’altra cosa qualcuno dirà. Come dargli torto. Ma vedere Vialli che si alza dalla panchina di scatto, che urla, che cerca il suo gemello mi ha fatto sognare e ricordare che Gianluca oggi poteva essere il presidente della Sampdoria. Un presidente che avrebbe cercato di portare Mancini ad allenare la sua squadra del cuore.
Mancini ha portato Vialli in Nazionale. E se Gianluca portasse Roberto alla Sampdoria?
Italia, Vialli e Mancini tornate alla Sampdoria?
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Per ora Roberto Mancini ha dato una seconda vita a Gianluca Vialli. Una vita vera con emozioni e brividi, con parole e fatti. Non è da tutti. Una seconda vita arrivata dopo una brutta malattia, dopo anche aver cercato di prendere la Sampdoria.
Voleva diventare presidente, volevo essere ricordato come un salvatore, un liberatore. Qui la politica non c’entra niente. Non c’è un dittatore e nemmeno un sistema autoritario. C’è solo un presidente che piace a pochi, quasi a nessuno.
Gianluca Vialli poteva prendere il posto di Massimo Ferrero e cominciare a fare sul serio. È quello che avrebbe desiderato. Portare la sua passione, il suo amore e le sue ambizioni. Le stesse che oggi ha Roberto Mancini allenatore dell’Italia.
Il suo obiettivo sarebbe stato quello che ha fatto oggi Bobby Goal in azzurro. Ricreare quel gruppo Sampdoria in un’altra Sampdoria. Un gruppo vincente di grandi amici, di campioni in campo e fuori.
Il sogno è finito? Per ora sì ma dopo aver vinto l’Europeo chissà. Sarebbe bellissimo rivederli in quell’abbraccio, a fine maggio, per la vittoria di uno scudetto, di una Coppa Italia, di qualsiasi cosa pur di riverderli ancora insieme, uno di fianco all’altro in blucerchiato…
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