Batosta pesante dalla FIGC, l’indice di liquidità imbriglia Ferrero e Faggiano. Senza cessioni la Sampdoria non può fare mercato.
Il calciomercato estivo fino ad ora, eccezion fatta per alcuni scoppi eclatanti come Romelu Lukaku o Harry Kane , non sta facendo girare troppi soldi. A maggior ragione serve ammettere che le squadre che possono spendere di più sono quelle di Premier League, mentre dalla Serie A si sentono forti le ventate della crisi post Covid.
Come se non bastasse, oltre alla mazzata che i club di A hanno subito durante e dopo la pandemia, dal 2015 vige una regola stabilita dalla FIGC e si chiama Indice di liquidità. Come riportato da Calcio&Finanza, è una misura di per sé giusta e sensata: serve a monitorare l’attività finanziaria delle squadre di modo che possano sopravvivere da sole, senza chiedere aiuti o finanziamenti di alcun genere. Ogni squadre deve sussistere con sé e per sé. Ma questo, soprattutto per la Sampdoria, potrebbe rappresentare anche una cinghia attorno al collo. A maggior ragione in chiave mercato.
Infatti l’Indice di liquidità della FIGC si basa sul rapporto tra Attività Correnti e Passività Correnti, che dovrebbe pendere in verde dalla parte delle AC perché tutto vada bene. Ogni anno viene fissato il limite minimo dell’indicatore, che però, nonostante la crisi introdotta negli ultimi tempi, tende a salire. Quest’anno ha raggiunto quota 0,8, salvo subire un ribasso a 0,6 per essere meno stringenti con i club colpiti dalla pandemia. Qui arrivano i guai per la Sampdoria.
Sampdoria, Ferrero risparmia con gli ingaggi ma la FIGC pretende le cessioni. E l’amico Lotito gli fa compagnia

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Perché i blucerchiati sono tra le squadre che, in virtù dell’Indice di liquidità, hanno il mercato decisamente condizionato. La Sampdoria di Massimo Ferrero non può procedere con acquisti e ingaggi se prima non immette denaro nelle casse societarie. Pena il rischio di non rispettare i parametri dell’indice di liquidità posseduta. Ed è proprio la Serie A che, monitorando la situazione relativa a questa norma, ha trovato che la Sampdoria è tra le squadre più ‘paralizzate’ dall’Indice di liquidità.
Infatti gli acquisti della Sampdoria, al momento, si limitano a rientri dai prestiti. Anche il risparmio sullo stipendio dell’allenatore, con il cambio D’Aversa-Ranieri, è una mossa incanalabile in questo senso. Ma anche se tagliare il monte ingaggi è già una mossa buona di partenza, servirà almeno una cessione importante per poter finalmente entrare in scena sul mercato. La cosa fondamentale è immettere denaro liquido nelle casse. Solo così si rispetterà la regola della FIGC.
La Sampdoria è però in compagnia. Inguaiata dalla norma FIGC, al momento, c’è anche la Lazio di Claudio Lotito, grande amico di Ferrero. I biancocelesti addirittura hanno già chiuso quattro colpi ma, per via dell’Indice di liquidità e delle difficoltà di bilancio, non possono ancora depositarli in Lega. Serve prima una cessione che immetta ossigeno nel portafogli laziale per poi adempiere a tutte le parti burocratiche dei nuovi acquisti. Questo è uno scenario possibile, nel caso di un colpo di mercato in entrata, anche per la Sampdoria, se prima non avvenisse la giusta cessione a finanziare tutto.