La moviola del Club: due falli di mano, due decisioni diametralmente opposte. Calvarese sbaglia tanto e danneggia la Sampdoria
Sampdoria – Milan (Domenica 6/12/2020 – 10ª giornata)
Arbitro : CALVARESE Gianpaolo (Teramo)
Assistenti : VIVENZI (Brescia) – LIBERTI (Pisa)
Quarto : AURELIANO (Bologna)
VAR : DI PAOLO (Avezzano)
AVAR : MONDIN (Treviso)
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Dopo l’incrocio di Bergamo (con l’assegnazione di un rigore alquanto dubbioso in favore degli orobici) il quarantaquattrenne ingegnere di Teramo incrocia nuovamente i blucerchiati: anche in questa circostanza sono episodi da rigore a generare incertezze sull’operato del direttore di gara, reo di una gestione non uniforme in merito alla sanzione dei falli di mano (mal supportato anche da parte della sala VAR). A fronte di un rigore in favore dei rossoneri per contatto di mano di Jankto, ne manca (almeno) uno alla formazione blucerchiata per irregolarità analoga in area rossonera.
VOTO: 4
PRIMO TEMPO
Primo episodio del match che giunge dopo appena 5 minuti dal fischio d’inizio: su azione d’attacco rossonera, Kessie scivola dando il via libera al tentativo di fuga di Gabbiadini. Spende il fallo tattico il centrocampista ivoriano, stendendo la punta blucerchiata; fisiologico anche il cartellino giallo che scaturisce (Samp lanciata all’attacco ma lontanissima dalla porta avversaria, inesistenti quindi i presupposti per una “chiara occasione da rete”).
Trascorrono poi 20 minuti per giungere ad una nuova ammonizione, questa volta ai danni di un blucerchiato: Adrien Silva interviene duramente su Tonali all’altezza del centrocampo; l’azione continua con il Milan in proposizione offensiva (positiva la concessione del vantaggio da parte del direttore di gara) con il provvedimento disciplinare che giunge alla prima interruzione di gioco.
Partita che si “incendia” a livello arbitrale nei minuti finali del primo tempo: al 38′ salvataggio sulla linea da parte di Tonelli sull’azione personale portata avanti da Rebic. Provvidenziale salvataggio del difensore blucerchiato che, anche con l’ausilio del palo, riesce a salvare in corner; è invece la goal line technology ad aiutare la squadra arbitrale, nel confermare la posizione del pallone all’interno del terreno di gioco (e quindi la non assegnazione della rete in favore dei rossoneri).
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A due minuti dalla fine della prima frazione, episodio chiave che altera l’inerzia del match: Jankto ingaggia un duello aereo in area con Theo Hernández; nello scontro, perde in coordinazione il centrocampista ceco agganciando il pallone con la mano dopo il colpo di testa del francese. L’arbitro, ben posizionato dietro l’azione, fischia il rigore con qualche secondo di ritardo (esternando una incompleta sicurezza nella decisione – che viene poi confermata da parte del supporto VAR). Conseguente anche il provvedimento disciplinare di ammonizione ai danni del centrocampista.
SECONDO TEMPO
La ripresa si riapre, al minuto 54, con un episodio che lascia molti dubbi sull’interpretazione da parte del team arbitrale (includendo quindi gli addetti al VAR Di Paolo e Mondin) relativamente a quanto avviene in area di rigore milanista: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Tonelli va al tentativo di tiro che viene ribattuto da Gabbia con il pallone che carambola sul petto e successivamente viene intercettato dalla mano del difensore rossonero. Timide proteste in presa diretta, con l’azione che prosegue ed il replay che giunge (con un colpevole/complice ritardo) solo 4 minuti più tardi e che lascia ancora più dubbi di quelli che aveva suscitato l’azione in presa diretta (tenuto conto anche di quanto avvenuto in finale di primo tempo in area blucerchiata!!!).
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Al 63′ si concede quale rischio di troppo Candreva che eccede nel “richiamare” l’esuberanza della giovane età di Tonali, e prende (fisicamente) per l’orecchio il numero 8 rossonero.
Al 67′ timide proteste rossonere per un corpo a corpo Colley/Saelemaekers. Il belga parte sul filo del fuorigioco e viene sovrastato dal recupero “fisico” del centrale difensivo blucerchiato che, pulito, fa vincere la predominanza atletica e scippa in maniera regolare il pallone al belga.
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Due minuti più tardi (69′) è la Sampdoria a protestare di nuovo per un altro episodio in area milanista. Damsgaard, in elevazione, viene contrastato da Romagnoli che lo “abbatte” con la fisicità (e non solo). Dal replay si nota la sbracciata del capitano rossonero sul volto del centrocampista danese e, anche in questa circostanza, la “latitanza” da parte della sala VAR.
Al minuto 81 accorcia le distanze la Sampdoria con Ekdal che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo da sinistra, aggancia e conclude a rete. Smanaccia Donnarumma ma non può impedire al pallone di varcare la linea di porta. Questa volta la goal line technology conferma la posizione del pallone e l’assegnazione della rete alla formazione blucerchiata che si lancia, invano, alla caccia del goal del pareggio