Il mondo del calcio italiano è pronto a ripartire dopo il discorso di ieri del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha segnato la data del 3 maggio come quella in cui l’ Italia proverà ad uscire dal “lockdown”. E’ per questo che risulta facile ipotizzare il ritorno in campo già dal 4 maggio.
Se le squadre dovessero tornare ad allenarsi in quel giorno, la ripresa del campionato sarebbe possibile sostanzialmente in 3 date: 24 maggio, 31 maggio o 7 giugno. In questo modo, servirebbero 6 settimane e mezzo per terminare il campionato (12 giornate più i recuperi) e si concluderebbe fra l’inizio e la metà di luglio, con la FIFA che ieri ha dato il via libera allo ‘sconfinamento’ oltre il 30 giugno dei contratti.
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Durante la prima settimana di allenamenti, le squadre sarebbero pronte a dividere i giocatori in gruppi di 3, con una rotazione che limiti i contatti. A questa seguiranno tre settimane di attività intensa, sulla falsa riga di una preparazione estiva, in modo da arrivare pronti per fine maggio, tra circa 50 giorni. Il turno potrebbe essere spalmato tra il 29 maggio e il 2 giugno, Festa della Repubblica.
L’ obiettivo della Lega è che ogni squadra giochi nel proprio stadio le partite casalinghe, ma qualora la Lombardia ad esempio dovesse rimanere zona rossa, le squadre interessate dovrebbero allora trovare un campo neutro.
Il rientro sarà anticipato da uno screening, una sorta di nuova idoneità sportiva. Il livello di monitoraggio della salute sarà massimo, ci saranno percorsi divisi fra chi è stato positivo o ha avuto sintomi assimilabili al virus e chi non l’ha mai avuto, con test e controlli ripetuti. Saranno fatti gli esami che rilevano la presenza degli anticorpi, si spera non solo ai calciatori. Il tutto, col mantenimento della distanza di sicurezza in campo e comunque a livello generale seguendo quelle che saranno le indicazioni per il paese.