La storia dei casinò che hanno sponsorizzato la Sampdoria nel corso degli anni. La prima volta fu con Gamenet…
Se c’è una cosa che conta davvero tanto nel mondo del calcio, questi sono gli sponsor. Da quelli tecnici, ossia le case produttrici di magliette e kit da gioco, ai main sponsor, cioè quelli che si trovano solitamente al centro della parte anteriore della maglia. Esistono anche i back sponsor, solitamente collocati sotto il numero dei giocatori dietro la maglietta.
Tutti questi sono incredibilmente importanti per un club, in quanto rappresentano una gran fetta dei ricavi annuali, proprio derivanti da accordi di partnership con le tipologie più diverse di sponsor. In molti hanno scelto compagnie petrolifere, piuttosto che di automobili o di trasporti aerei.
Anche gli operatori del mondo iGaming hanno fatto il loro ingresso nel mondo del calcio da qualche anno, in particolar modo all’estero, dove è un proliferare di sponsor relativi a sale giochi e siti di betting, sia in termini di operatori veri e propri sia di siti di comparazione di casinò, questi ultimi aiutano a trovare i migliori online affidandosi agli esperti del settore per semplificare la scelta tra i casinò italiani sul web. In Italia, le cose sono leggermente cambiate a causa del Decreto Dignità, ma certamente non sono mancati casi di partnership tra squadre di calcio e operatori del settore gioco.
Il caso della Sampdoria
Uno dei primi club a muoversi in questo senso in Serie A, fu uno dei più importanti in termini di blasone e storia. Parliamo della Sampdoria, che da sempre era stata legata alla famiglia Garrone e al suo main sponsor per eccellenza: la compagnia petrolifera ERG.
Ma anche per i blucerchiati arrivò il momento di cambiare e di pensare al futuro, cercando un accordo che potesse anche rifinanziare leggermente le casse della società, che risentivano di una prima crisi.
La medesima che nel 2015 portò Garrone a cedere la proprietà a Massimo Ferrero, mossa oggi definita un errore. Ebbene, la scelta ricadde su uno degli operatori che erano tra i pionieri del settore dell’iGaming: Gamenet.
L’accordo venne sottoscritto nella stagione 2011/2012 per la durata di due campionati e l’operatore avrebbe avuto il posto principale sulla maglia dei genovesi, come main sponsor della società. Una scelta che fu apprezzata da entrambe le parti e che certamente apriva le porte ad un futuro fertile per lo sbarco del mondo dell’iGaming italiano nel campionato di Serie A.
Alla scadenza del contratto, però, non vi furono le possibilità di rinnovare l’accordo per ulteriori tre anni. La storia tra Gamenet e Sampdoria, dunque, si chiuse definitivamente.
Calcio europeo, altri casi di sponsorizzazione iGaming
La storia dei casinò che hanno sponsorizzato la Sampdoria
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Ma, come detto, la Sampdoria aprì le porte per quella che per qualche anno fu una vera e propria moda nel calcio italiano ed europeo. Per esempio, sulle maglie del Napoli spiccò per un certo periodo il logo di Starvegas, mentre la Roma scelse Betway come sponsor sulle maglie di allenamento per un breve periodo, prima della sua rimozione forzata decisa proprio dal governo italiano con l’entrata in vigore del Decreto Dignità.
All’estero, invece, la situazione sembra essere molto più tranquilla, con diversi club che mantengono come main sponsor sulle proprie maglie i loghi e i nomi di società di iGaming che operano legalmente nei rispettivi Paesi. Proprio Betway campeggia sulle maglie del West Ham fresco vincitore della seconda edizione di Conference League, mentre Defabet è lo sponsor principale del Bournemouth. In Premier League, infine, c’è anche il Southampton che si affida a Sportsbet.io.