Leggende Samp: Trevor Francis. E’ il primo di un lungo viaggio tra i grandi campioni che hanno vestito la maglia più bella del mondo, quella della Sampodria…
Storicamente Genova e l’Inghilterra hanno sempre avuto qualcosa in comune. E non si intende solo per il calcio. Partendo dai tempi più antichi, gli inglesi chiesero di poter adottare la croce di San Giorgio nei loro porti, per ottenere protezione dalle navi genovesi nel Mediterraneo. I marinai della città portuale sono sempre stati nel destino degli inglesi, e magari è proprio per questo che Trevor Francis ha deciso di vestire i colori blucerchiati.
Cresciuto calcisticamente nel Birmingham, passerà dopo 8 stagioni al Nottingham Forrest, diventando il giocatore inglese più pagato di allora (circa un milione di sterline). Era un bomber vero, la tipica punta inglese di sponda, ma anche veloce, pragmatica. Tecnica perfetta e velocità insostenibile. Alla Kane, per intenderci. Con il Nottingham guidato dal sensazionale Brian Clough, vincerà due Coppe dei Campioni. Tuttavia il suo difficile rapporto con l’allenatore ed i continui guai fisici lo spinsero a provare una nuova esperienza in Italia.
“Tu vieni pure qui, casomai non dovesse piacerti, ti lascerò libero di andartene”. Così Paolo Mantovani convinse l’attaccante anglosassone a vestire la maglia della Sampdoria. Francis è il suo primo grande acquisto internazionale. Il giorno della sua presentazione, il 4 agosto 1982, l’ entusiasmo era alle stelle, e migliaia di persone bloccarono le strade sotto la sede di Via XX Settembre. Nella stessa sessione di mercato arrivò anche Roberto Mancini. Con loro il Presidente lavora ad un grande salto di qualità che nei suoi progetti visionari, porterà la Sampdoria a conquistare i vertici calcistici in Italia, e in Europa.
L’amore tra giocatore e ambiente scatta subito, e diventerà indissolubile. Il legame con la piazza è sempre stato molto forte da allora, e non rimpiangerà mai la scelta di vestire questi colori: “Fu la migliore decisione presa nella mia carriera“.
Francis rimarrà in blucerchiato per ben 4 stagioni, dal 1982 al 1986. Con la Sampdoria segnerà 17 reti, nelle sole 67 presenze causate dai molteplici infortuni che ne hanno condizionato il rendimento all’ombra della Lanterna. In blucerchiato vincerà la Coppa Italia 84/85, la prima della sua storia, vincendo anche il titolo di capocannoniere del torneo con 9 goal, ad oggi l’unico inglese a riuscire in quest’impresa. La ‘sua partita’ rimarrà sicuramente la gara di San Siro l’11 settembre 1983. Un’esordiente Walter Zenga dirà di lui: “Non avevo mai giocato contro uno così forte”.
La Gazzetta dello Sport titolerà: “La Sampdoria vince con due goal del leggendario Trevor Francis”. La punta inglese aveva deciso l’incontro con due reti fantastiche nel secondo tempo. L’ anno precedente aveva già segnato a San Siro, col suo fantastico stile, scivolando a terra colpì il pallone che prese una traiettoria imprendibile…
La sua carriera in blucercerchiato sarà purtroppo molto travagliata. Caratterizzata da una catena infinita di infortuni, lenti rientri e faticosi recuperi, ma anche di giocate meravigliose e lunghi calvari medici. L’inevitabile capitolo finale sarà quindi un doloroso addio. Trevor Francis lascerà infatti la Sampdoria nel luglio dell’86, giocando una stagione non entusiasmante all’Atalanta, prima di lasciare definitivamente l’Italia con qualche rimpianto, quello di non aver regalato il meglio di sè a una società che ancora oggi ama.
Prima di lasciarci aveva fatto una promessa. Aveva promesso alla Gradinata Sud che sarebbe tornato per un saluto, e così è stato. Nel novembre del 2012 ospite della società, è tornato a Genova, a riassaporare il “Luigi Ferraris”. L’ha fatto nella notte del derby portando fortuna alla sua Sampdoria, che vinse quel derby 3-1, il primo dal ritorno in Serie A.
“Per me il derby di Genova è la partita più bella del mondo, poi quando vince la Sampdoria è ancora meglio. I tifosi sono spettacolari, esattamente come ai miei tempi. Non credo che altri gicoatori provenienti dal Regno Unito abbiano gradito l’Italia come me: non era solo lavoro, ma molto di più. La Sampdoria avrà sempre un posto speciale per me”.
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Nel 1984 il celebre e compianto cantautore Carlo Celi cantava: “Trevor! Francis! Resta qui con noi… Nella Sampdoria ormai tu sei.. Una bandiera della Sud!”. Ed è proprio con questo omaggio che i tifosi sampdoriani lo ricordano con affetto ancora oggi. Con la maglia blucerchiata e il Baciccia sul petto. Consapevoli che per sempre, Oltremanica, ci sarà sempre un tifoso in più.