Adani, Cassano e Ventola, tornano più agguerriti che mani con un nuovo programma che, ovviamente, parlerà di calcio…
Dal palco di Catania Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola hanno dato un annuncio molto importante. I tre dopo la fine del loro sodalizio con la BoboTV si mettono in proprio e torneranno con un nuovo contenitore per parlare di calcio, ovviamente.
Atmosfera elettrica in terra di Sicilia con i tre che, sul palco si sono presi la scena togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa sulla fine della loro avventura con il programma ideato e lanciato con Bobo Vieri.
Adani, Cassano e Ventola tornano a parlare di calcio…
Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola, tornano con un nuovo programma
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Dove sarà trasmesso non è stato detto e non è chiaro, ma stando a quello che dicono i tre amici sarà un format esplosivo, senza peli sulla lingua e senza filtri, con un unico filo conduttore il pallone. Adani trascina tutti, una volta iniziato i tre non si fermeranno
C’è una struttura seria che abbiamo creato. In maniera più ufficiale inizierà dalla prima giornata del prossimo campionato, ci troverete su tutte le piattaforme e quando cominceremo non ci fermeremo più. Noi ci siamo sempre confrontati su tutto mettendo davanti il sentimento creando qualcosa 4 anni e mezzo fa. Da sei mesi questa cosa l’abbiamo difesa anche nel silenzio, che è molto più difficile e abbiamo aspettato il momento giusto per rimetterci insieme
Con il microfono in mano, Antonio Cassano non è mai banale e lo ha dimostrato anche in questa occasione.
Da questa sera inizia un nuovo percorso. Sono contento che sono con i miei amici fraterni per iniziare una roba pazzesca e sono convinto che facciamo il c..o a tutti perché la gente vuole sentire quello che diciamo noi in maniera libera. Non abbiamo il capo che decide, non siamo contro o a favore di nessuno, siamo solo a favore del pallone. Quello che ci va di dire diciamo
Più accomodante ma incisivo anche Nicola Ventola. Insomma la voglia di stupire dei tre è tantissima e non lo nascondono.
Ricominciamo perché lo dobbiamo alla gente
