Lukaku e Ibrahimovic, una storia di non-amore nata già a Manchester e che ha tra i fattori comuni Mino Raiola: il 21 febbraio un nuovo capitolo
Non si parla altro che di Ibrahimovic e Lukaku. Anzi, come ha sentenziato il mondo dei social, di #IbraLukaku. Un hashtag che testimonia l’unicità dei due, uniti da un passato difficile, da una storia complicata a Manchester e da un rapporto mai stato ‘rose e fiori’.
Lukaku fu il fiore all’occhiello della campagna acquisti del Manchester United nel 2017. Quando Ibrahimovic era alle prese con il recupero dalla rottura del crociato. L’idea della proprietà era di formare una coppia ‘allievo e maestro‘. E, per alcuni versi, sembrava potesse funzionare. Tra i consigli e le parole di Zlatan “l’arma migliore di Lukaku è
la forza, ha voglia di spaccare il mondo” e gli elogi di Romelu “Mi riconosco in Zlatan. Ci capiamo reciprocamente.
Poca gente lo sa, ma mi ha aiutato molto all’epoca”.
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Poi, però, qualcosa è cambiato. E’ entrato in scena un terzo personaggio, Raiola, che curava gli interessi di entrambi. Lukaku, nel 2018, ha scelto di passare sotto la guida di Pastorello. Ecco quindi, che Romelu si è messo contro il duo Ibra-Raiola.
Ciò si è trasformato in un’escalation di provocazioni, dal “c’è un nuovo re in città” di Lukaku fino a martedì, quando i due hanno dato vita a uno spettacolo poco edificante. Ma che, forse, non era così inaspettato. Nuovo appuntamento il 21 febbraio, per la resa dei conti finale. Speriamo solo sul campo.