In esclusiva per ClubDoria46, il responsabile dello sport di Primocanale, Maurizio Michieli, analizza la Sampdoria di Ferrero, il suo mercato e una squadra che sta per cominciare un altro campionato di sofferenza…
“Penso che in questa stagione ci voglia un altro miracolo di Claudio Ranieri, perché da queste prime avvisaglie di calciomercato mi sembra che la priorità sia vendere e, come anche ribadito dalla stessa società, acquistare giovani di belle speranze cosa che in passato è in parte riuscita”.
“Ora questa politica la vedo leggermente difficoltosa da attuare, ma comunque penso che la tendenza sia questa allo stato attuale, poi se le cose cambiano in corsa vedremo. Così penso ci vorrà un altro bel lavoro, chiamiamolo così, di Ranieri e il suo staff che purtroppo ha perso un caposaldo delle passate stagioni, ovvero il preparatore atletico”. Una squadra che dovrà fare affidamento su quel che ha a disposizione insomma.
“A mio avviso – continua Michieli – la squadra si è indebolita perché è andato via Linetty ed è arrivato un ragazzino dalla Danimarca molto promettente allo stato attuale. E’ vero, non possiamo fare né un processo alle intenzioni né esaltarci anticipatamente, vedremo quale squadra verrà fuori dal mercato, ma in tutta onestà non sono molto ottimista…”. Non è l’unico a quanto pare…
“A livello di sensazioni e conoscenza della situazione interna, poi bisogna giudicare i fatti, la Sampdoria ha bisogno di un centrocampista e una punta come afferma anche Ranieri, poi è chiaro che se dovesse andare via anche Colley credo anche sulla difesa ci sia qualcosa da rivedere”.
Da rivedere perchè Yoshida non lo convince. “A Ranieri piace molto Yoshida che secondo me non ha fatto un grande campionato nella scorsa stagione, anche quando la squadra ha avuto momenti migliori le maggiori incertezze venivano da Yoshida Sulla difesa sono preoccupato però mi fido dell’esperienza del mister, quindi se lui indica come priorità un centrocampista e una punta dovremmo fidarci di lui”
Dal presidente Massimo Ferrero mi aspetto che continui a tirare a campare finché ci riuscirà, questa è la sua ‘mission’ e credo che non si smentirà nemmeno ora. Il rapporto con la tifoseria non c’è mai stato in maniera sostanziale, non è un imprenditore che può fare investimenti o avere rapporti commerciali e di interessi con la città anche se ha sempre goduto di ottima visibilità e considerazione con stampa e politica. Sotto questo profilo sicuramente è un legame positivo con la città, ma con i tifosi è un legame compromesso”.
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“Da Garrone non possiamo aspettarci nulla perché la società è della famiglia Ferrero. Lo abbiamo visto con l’operazione americani non ha avuto alcun potere, poi se la Sampdoria dovesse immischiarsi nella deriva delle aziende di Ferrero non credo rimarrà indifferente”
Parlando di investitori “quello di Vialli è un treno passato”. Così è convinto Michieli. “Di fronte all’ipotesi Vialli accompagnato da due milionari americani non ho visto a livello di ambiente un grande coinvolgimento emotivo e ho invece pensato a cosa sarebbe successo sulla sponda opposta in presenza di Milito e due seri investitori. Si sarebbero mobilitati tutti: tifosi, istituzioni, mezzi di informazione. In questo caso invece c’è stata molta freddezza e non so spiegarmela. Ma se poi la trattativa non si è concretizzata significa che doveva andare così e non è colpa di nessuno, forse dei conti poco convincenti della Sampdoria che hanno spaventato i potenziali acquirenti”.
La colpa ricade sulla politica genovese? “Non è un accusa, però Ferrero è stato accolto benissimo e c’è stata subito una complicità con le istituzioni che lo hanno ricevuto in Comune, in Regione gli sono state date targhe come ‘presidente numero 1’. Nel momento in cui si è paventata la possibilità di Vialli in Sampdoria non ho visto questa movimentazione…“.