L’ex attaccante della nazione italiana Francesco Graziani rivela il suo pensiero sul goal siglato da Leao in Sampdoria-Milan
Francesco Graziani non è certo famoso per il temperamento mite, ne sono una prova le numerose dichiarazioni al vetriolo che ha rilasciato negli ultimi anni. L’ultima è arrivata a commento del goal di Leao subito dai blucerchiati in Milan-Sampdoria.
Graziani ha dichiarato, all’interno della trasmissione televisiva Tiki Taka, le seguenti parole:
«La Sampdoria non può prendere gol in quella maniera in Serie A. Ci sono un sacco di collaboratori intorno all’allenatore… Su una rimessa così lunga e leggibile, sai che Leao è il più veloce. Hai Bereszynski che è vicino a lui e Magnani che non fa nessuna diagonale difensiva. Sembra tornato da una scampagnata».
L’ex attaccante di Torino e Roma, tra le altre, fa riferimento all’episodio chiave dell’incontro di San Siro: il lancio con il quale il portiere del Milan Mike Maignan ha mandato in goal Rafael Leao.
Graziani punta il dito contro giocatori e staff per Milan-Sampdoria
Milan-Sampdoria il goal di Leao? Il pensiero di Graziani
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Graziani se la prende sia con i collaboratori che con i due giocatori della Sampdoria coinvolti in prima persona nell’azione: Bartosz Bereszyński e Giangiacomo Magnani. E, a dire il vero, non gli si può dare troppo torto.
L’errore più grave nell’azione è stato quello di Bereszyński, che si fa sorprendere con tanta, troppa leggerezza da un’avversario che della velocità fa il suo punto di forza assoluto.
Il secondo errore l’ha commesso invece Magnani che non scala con sufficiente velocità in aiuto del compagno di difesa e permette a Leao di concludere a rete quasi indisturbato.
Il terzo e decisivo errore va invece imputato ai collaboratori e all’allenatore della Sampdoria. Prendere goal in quel modo è sintomo di un pessimo, per non dire altro, posizionamento della difesa. Un errore di questa portata è inammissibile per una formazione che vuole salvarsi.
Graziani torna a pungere e questa volta bisogna ammettere che ha un notevole dose di ragione.