Milano, murales shock a San Siro contro Roberto Mancini: il ct dell’Arabia Saudita dipinto con un pallone insanguinato accanto a Bin Salman
Roberto Mancini con un pallone in mano. Fin qui niente di strano. Ma quel pallone ha al centro lo stemma dell’Arabia Saudita e gronda sangue da tutte le parti. E’ l’immagine shockante raffigurata da un murales apparso a Milano, in vari punti della città, ma anche a San Siro, presso lo stadio dove questa sera si giocherà Milan-Newcastle di Champions League.
Una comparsa non casuale, visto che i Magpies sono posseduti da PIF, fondo sovrano dell’Arabia Saudita che ha da poco ingaggiato l’ex ct dell’Italia come nuovo allenatore della sua Nazionale, pagandolo la bellezza di quasi 25 milioni di euro l’anno. L’immagine forte che raffigura Mancini con un pallone insanguinato è ad opera dello street artist AleXsandro Palombo ed è accompagnata dalla didascalia “Welcome to Saudi Arabia“.
Mancini, sangue e pallone: il murales contro lo sportwashing saudita
Milano, murales shock contro Roberto Mancini a San Siro
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Il significato dell’opera infatti si riferisce alla mancanza di diritti umani nel paese di Mohamed Bin Salman, figura che appare accanto al Mancio nel murales di San Siro. Con il pallone l’Arabia Saudita sta cercando di attuare il cosiddetto sportwashing, rendendosi presentabile agli occhi del mondo occidentale, celando dietro di sé storture e poco rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. Di qui il sangue che macchia il pallone, diventato strumento per ripulirsi la coscienza.
Un sistema, ideato da Bin Salman, in cui Mancini e altri campioni dello sport sono finiti. Ad esempio, in giro per Milano si sono viste immagini anche di Neymar, anche lui con un pallone macchiato tra le mani. L’avventura dell’ex ct dell’Italia a Riad, cominciata male anche a livello di risultati sportivi, continua a far discutere nel nostro paese, dividendo l’opinione pubblica.