Valentino Rossi parla a La Repubblica, tra il mondiale della MotoGp alle porte e la voglia di avere un figlio. Ecco le sue parole
Domenica prossima riparte la MotoGp, il mondiale è ormai alle porte. Una nuova stagione per Valentino Rossi e il quotidiano La Repubblica ha intervistato il Doctor, ma non si è parlato solo e soltanto di moto, come chiesto espressamente dalla leggenda delle due ruote.
Un Doc che non ti aspetti, anche se il sorriso non lo perde mai, nonostante la mascherina sul viso. E proprio da qui parte Valentino, esprimendo il suo punto di vista sulla pandemia e il vaccino:
Spero facciano i vaccini a tutti e presto. Io ho avuto il Covid, è stata dura, per la prima volta in vita mia mi sono sentito come un appestato. Credo di aver capito cosa sia la solitudine
Poi ammette che:
Noi piloti siamo dei privilegiati perché ci hanno vaccinato, e’ successo in Qatar, per i test del mese scorso. Ho fatto la prima dose con Pfizer, la seconda invece dopo la seconda gara, ad inizio aprile. Le reazioni? Non m’interessa è una cosa troppo importante
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MotoGp: Valentino Rossi ‘corre’ per avere un figlio con la sua Francesca
Come l’ho preso? Tornato da Le Mans, da un mio amico, aveva appena ricevuto i risultati del tampone erano negativi. Mi chiama due giorni dopo e dice di avere la febbre. Ho pensato subito ‘Alè, è andata’. E così è stato
Poi il Valentino che non ti aspetti, che parla di figli di età:
Io ormai come pilota sono vecchio, perché ci metti più tempo a recuperare, ma sceso dalla sella sto sbocciando. Un Figlio? Magari due, ci penso e ad esser sincero penso anche di aver trovato la ragazza giusta. altrimenti che fai quando il tempo passa? Passano gli anni e poi ti annoi. Sul matrimonio dipende da quanto insiste la mia morosa, io penso di più ai figli
Poi però s’inizia a parlare di moto e la domanda non può che essere sulla stagione, se sarà la sua ultima in MotoGp:
In realtà io vorrei correre ancora per due anni. Però ovviamente dipende da come andrà questa stagione. Sono nella squadra satellite della Yamaha, la Petronas. E’ troppo divertente è come andare a giocare a calcetto con gli amici, solo che noi corriamo in pista la domenica
Un’altra domanda inevitabile è quella sulla morte di Fausto Gresini, a causa del Covid-19:
E’ stato un dolore incredibile