Moviola del Club, Milan-Sampdoria: Chiffi a senso unico. Il fischietto veneto non raggiunge la sufficienza,
Milan – SAMPDORIA (Domenica 13 Febbraio 2022 – 25ª giornata)
Arbitro: CHIFFI Daniele (Sez. Padova)
Assistenti: PERROTTI (Campobasso) – PALERMO (Bari)
IV: BARONI (Firenze)
VAR: VALERI (Roma 2) – AVAR: LIBERTI (Pisa)
Milan-Sampdoria: Chiffi a senso unico
Prestazione con più di una sbavatura da parte del trentasettenne fischietto padovano, reo di qualche valutazione errata di troppo sempre in favore di una delle due squadre (lasciamo a voi indovinare il colore della maglia). Buona la prestazione degli assistenti di linea che ben assistono il direttore di gara. VOTO: 5,5
PRIMO TEMPO
Avvio di partita a vantaggio del Milan che, dopo il goal del vantaggio a firma di Leao sul lungo lancio da Maignan, al 10′ prova a ricostruire dai piedi dell’estremo difensore francese che, questa volta, viene a contatto al limite dell’area con Rincon: calcio di punizione ed ammonizione (decisamente eccessiva) per il centrocampista venezuelano della Samp. Giusta la scelta di tutelare l’incolumità dell’estremo difensore rossonero ma eccessiva la scelta di ricorrere al provvedimento di ammonizione per uno scontro che appare del tutto fortuito e, forse, causato più dal portiere francese che dal centrocampista della blucerchiato.
Provvedimento disciplinare che manca invece al 16′ quando è Rincon a subire fallo da parte di Bennacer, intervento che non viene nemmeno fischiato dal direttore di gara; trascorrono appena 2 minuti e, questa volta, il giallo viene comminato a Brahim Diaz per un intervento scomposto a gamba alta su Bereszyinski a centrocampo (che, nella caduta si infortuna alla spalla destra).
Nella fase centrale del match, altri errori di valutazione di Chiffi: al 25‘ errore nella concessione del vantaggio sull’atterramento di Romagnoli ai danni di Sensi, con l’azione che sembra poter partire verso la porta rossonera ma subito interrotta dalla difesa del Milan. A questo punto l’arbitro torna indietro sui suoi passi ammonendo Romagnoli ma manca l’assegnazione del calcio di punizione in favore dei blucerchiati.
Alla mezz’ora, invece, si inverte la circostanza con il calcio di punizione assegnato a Candreva ma manca l’ammonizione di Tonali per l’intervento diretto sulle caviglie del numero 87 che ha più che una ragione a protestare all’indirizzo di Chiffi.
La prima frazione si chiude con 2 segnalazioni (corrette) dell’assistente Perrotti che interrompe altrettante occasioni per la Samp, partita però più avanti rispetto al penultimo difendente (prima Murru, al 32′ e poi Candreva al 38′).

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SECONDO TEMPO
Nella ripresa, al 60′, altra ammonizione in casa Milan: Bennacer (finalmente) paga le conseguenze dell’ennesimo intervento in ritardo, questa volta su Rincon.
Con il risultato in bilico, la parte finale del match vede il moltiplicarsi delle sbavature che privilegiano la squadra di casa. A partire dall’eccessiva tolleranza per le proteste per ogni (raro) fallo fischiato in favore dei blucerchiati.
Sintomatico è l’episodio che, al 68′, vede Tonali atterrare Bereszyinski. In seguito al fischio di Chiffi, tutto il Milan (in campo ed anche i componenti della panchina) a protestare ai danni della quaterna arbitrale.
Nei minuti finali altra sequenza di errori. Al minuto 81′ fallo a centrocampo su Sensi non fischiato ed azione di contropiede del Milan che non finalizza solo per i miracoli di Falcone.
Cinque minuti più tardi ha del clamoroso il fallo fischiato a centrocampo ad Ekdal. L’arbitro punisce lo svedese andando ad assegnare il fallo in favore di Kessie che invece rifila una gomitata al centrocampista blucerchiato. E’ infine altrettanto clamorosa la scelta dei minuti di recupero assegnati. Cinque minuti (giusti) concessi nel primo tempo e derivanti dai soccorsi a Bereszyinski. Nella ripresa il direttore di gara conservativamente si tutela con soli 3 minuti (nonostante 3 slot di sostituzioni operate da entrambe le formazioni e qualche interruzione di troppo).