.Moviola del Club, Sampdoria-Cagliari: Campione non convince. L’arbitro abruzzese, alla terza partita in serie A, nella ripresa cala di tono
SAMPDORIA – Cagliari (Giovedì 6 Gennaio 2022 – 20ª giornata)
Arbitro: CAMPLONE Giacomo (Sez. Pescara)
Assistenti: CECCONI (Empoli) – VECCHI (Lamezia T.)
IV: SANTORO (Messina)
VAR: GUIDA (Torre Annunziata) – AVAR: BACCINI (Conegliano V.)
Alla terza direzione complessiva in massima serie, il trentaduenne fischietto abruzzese rispecchia l’andamento della partita della Sampdoria. Fornisce infatti una buona prestazione nella prima frazione, decisamente più sottotono nella ripresa. VOTO: 5
PRIMO TEMPO
Dopo il primo sorteggio dell’anno (vinto da capitan Ekdal che opta per la scelta del campo), dobbiamo attendere più di 10 minuti per il primo episodio dell’anno da analizzare. Chabot perde palla a centrocampo dopo un contrasto con Joao Pedro che si trova la strada spianata verso la porta di Audero. Valuta bene l’entità del contrasto l’arbitro che lascia giocare, regolare l’intervento dell’attaccante brasiliano con Chabot che incespica perdendo il pallone.
Dopo il goal del vantaggio (17′) a firma di Gabbiadini, al 25′ fallo in attacco commesso dalla punte ospiti. Pavoletti stacca e contrasta Audero nell’uscita in presa alta, disturbandone l’efficacia dell’intervento. Azione che inizialmente prosegue con il pallone che giunge a Joao Pedro che conclude a rete sollecitando la reattività dell’estremo difensore blucerchiato. Solo successivamente all’intervento del portiere, fischiato (correttamente) il fallo in attacco da parte di Pavoletti.
Sullo sviluppo dell’azione, lancio sulla fascia d’attacco di destra per il tentativo di incursione di Bereszynski che (probabilmente) parte leggermente più avanti rispetto alla linea difensiva cagliaritana: lascia giocare l’arbitro, avallando la valutazione del suo secondo assistente Vecchi.
Alla mezz’ora, prima Gabbiadini recupera in maniera regolare (bene la valutazione dell’arbitro) soffiando palla a Deiola a centrocampo generando un’interessante azione d’attacco. Un minuto più tardi, prima ammonizione del match: dopo l’anticipo (regolare) di Thorsby al limite dell’area blucerchiata, pallone che giunge a centrocampo nei piedi di Candreva che viene steso da un intervento fuori tempo di Lovato.
Moviola del Club, Sampdoria-Cagliari: Camplone non convince
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SECONDO TEMPO
La ripresa si apre (47′) con un fallo alquanto generoso fischiato in attacco per l’aggancio tra i piedi di Alex Ferrari e Joao Pedro; sulla battuta ed il cross al centro dell’area scaturirà l’infortunio muscolare a Yoshida, costretto a lasciare il campo.
Al 51′ per Ekdal che stoppa una ripartenza del Cagliari operata da Deiola (su errore in costruzione di Alex Ferrari). Intempestivo l’intervento dell’arbitro che interrompe immediatamente il gioco per andare a sanzionare il centrocampista svedese, stoppando però una potenziale azione in verticale di Joao Pedro.
Tre minuti più tardi (54‘) pareggio del Cagliari con Deiola, servito da Marin. L’azione nasce però da un contrasto tra Marin ed Ekdal a centrocampo, con il centrocampista ospite che spinge (sotto gli occhi dell’arbitro) il capitano blucerchiato. Lascia giocare il direttore di gara che, con ampi cenni, lascia intendere come a suo giudizio lo scontro sia avvenuto entro i canoni prefissati dal regolamento. Anche dal replay, rimane più di un dubbio sulla dinamica con cui il centrocampista si impossessa del pallone.
All’ora di gioco, intervento fuori tempo ed intenzionale di Joao Pedro su Dragusin: ammonizione corretta per un contatto del tutto gratuito e volontario della punta cagliaritana. Qualche minuto più tardi (68′) grosso rischio per un intervento in ritardo e direttamente sulla caviglia dell’avversario da parte di Thorsby su Deiola: lascia giocare l’arbitro.
Al 71′ ribalta il risultato il Cagliari con Pavoletti, opportunista nello sfruttare la lentezza della retroguardia nell’uscita in fase difensiva: pallone che giunge al numero 30 ospite che pare in evidente posizione di off-side ma che, in realtà, è tenuto in gioco da Chabot (dal replay VAR, le “linee” evidenziano come il piede dell’alsaziano renda regolare la posizione della punta); marcatura convalidata da arbitro ed assistente e confermata dopo il check con la sala VAR.
Sampdoria che prova a riversarsi in attacco per riequilibrare il risultato. Nel primo dei 4 minuti di recuperi concessi, grossa ingenuità di Candreva . Nel tentativo di recuperare il pallone per velocizzare una rimessa laterale, proprio davanti alle panchine ed al Quarto Uomo, rifila una manata a Carboni (poi ammonito per perdita di tempo) che cade a terra. Cartellino rosso diretto per “condotta violenta”.
Decisione che, a norma di Regolamento è condivisibile. La Regola 12 individua la circostanza “a prescindere che si concretizzi o meno il contatto, usa o tenta di usare vigoria sproporzionata o brutalità contro un avversario, un compagno di squadra, un dirigente, un ufficiale di gara o qualsiasi altra persona, in mancanza di contesa del pallone”. Considerando anche il metro sanzionatorio applicato in occasione dello scontro Joao Pedro/Dragusin, un provvedimento di ammonizione più deciso sarebbe stato più opportuno e pregnante.