Moviola del Club, succede di tutto in Sampdoria-Sassuolo con la direzione di Fabio Maresca che si dimentica di fischiare un rigore su Sensi
SAMPDORIA – Torino (Sabato 15 Gennaio 2022 – 22ª giornata)
Arbitro: MARESCA Fabio (Sez. Napoli)
Assistenti: PAGLIARDINI (Arezzo) – VONO (Soverato)
IV: MERAVIGLIA (Pistoia)
VAR: DIONISI (L’Aquila) – AVAR: GIALLATINI (Roma 2)
Una delle poche note stonate della domenica blucerchiata, la prestazione del quarantenne fischietto partenopeo: la mancata assegnazione del calcio di rigore su Sensi, sul risultato di 2-0 in favore della Samp, è la punta dell’iceberg di una direzione di gara ricca di sbavature ed errori. VOTO: 4,5
Primo tempo
Dopo neppure 2 minuti prima sbavatura di Fabio Maresca che non rileva un fallo centrocampo ai danni di Sensi, generando un primo pericolo per la Samp.
Dopo l’uno-due della Sampdoria con Caputo e Sensi, al 12′ nuovo errore di valutazione del direttore di gara che non rileva un altro intervento in ritardo (questa volta di Frattesi) ai danni di Sensi: proteste, più che legittime, di Candreva all’indirizzo dell’arbitro.
Al 15′ valutazione corretta dell’episodio che avviene in area blucerchiata: tentativo di conclusione di Berardi con Thorsby che si immola e mette la sua fisicità a protezione della porta di Falcone con il pallone che viene a contatto con il braccio del norvegese; lascia giocare l’arbitro, supportato nella valutazione dalla sala VAR di Lissone.
Al 19′ prima ammonizione del match sventolata in faccia a Candreva che protesta nuovamente nei confronti di Maresca: ha ragione, però, il numero 87 blucerchiato a far valere i suoi diritti dal momento che l’episodio nasce dalla mancata rilevazione della trattenuta di Kyriakopoulos ai suoi danni.
Alla mezz’ora timide proteste in casa Sassuolo per il contrasto al centro dell’area di rigore che vede Bereszynski anticipare al limite Traorè: lascia giocare anche in questa circostanza Maresca ed il replay evidenzia la scelta di tempo e la regolarità del contrasto tra i due giocatori, con il piede del difensore polacco della Samp che colpisce ed anticipa la punta di Dionisi.
Al 37′ altra mancata rilevazione di un fallo ai danni di Sensi (in posizione interessante, al limite dell’area ospite) così come, 2 minuti più tardi (39′), resta impunito il contrasto a centrocampo che vede Rincon avere la peggio su Kyriakopoulos.
Episodio chiave del primo tempo al minuto 42: ennesima azione che parte dai piedi di Sensi che viene agganciato dall’ex Gian Marco Ferrari; lascia giocare Maresca che (probabilmente) si concentra sul secondo scontro di gioco (Sensi/Traorè) ma il contrasto è palesemente falloso ed in ritardo sui piedi del numero 5 blucerchiato.
Ancora più inspiegabile è ciò che avviene dopo il consulto tra l’arbitro di campo ed il VAR Dionisi con il team arbitrale che conferma la decisione del campo, evidenziando un grave errore sia nella valutazione sia nella gestione dell’episodio!
C’è ancora tempo, nel lungo recupero legato all’intervento dei sanitari per l’infortunio a Gabbiadini, per l’ammonizione ai danni di Raspadori per l’intervento (piede a martello) ai danni di Rincon ed il goal annullato a Caputo (a 30″ dall’intervallo) che ribatte il pallone a rete dopo lo scontro al limite dell’area tra Thorsby e Consigli: supportabile, nella circostanza, la valutazione dell’arbitro che tutela l’estremo difensore ospite.
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Secondo tempo
La ripresa si apre con un altro episodio al limite: Scamacca, a centrocampo, prende posizione e sbraccia, abbattendo Alex Ferrari. Per Maresca non si denota una condotta violenta da parte del numero 91 ma solo negligente e pertanto il provvedimento è solamente di ammonizione (ma le proteste dei blucerchiati sono più che giustificate).
Altra ammonizione al 57′ con il direttore di gara che ravvisa un atteggiamento ostruzionistico di Falcone che viene immediatamente ammonito (nessun richiamo in precedenza).
Dopo la “bocciatura” di Supryaha e l’ingresso di Conti, è proprio il neo-entrato a trovare il terzo goal per la Samp: calcio di punizione conquistato sulla trequarti di sinistra con Candreva che trova l’esterno di destra, abile a partire (di poco) al di dietro di Chiriches: controllo VAR che conferma la valutazione del campo (il gioco delle linee conferma la posizione del blucerchiato, tenuto in gioco dal piede del difensore ospite).
Con la partita virtualmente ancora un paio di episodi sbavatura che nuovamente non va ad influire negativamente sull’incontro: al 75′ fischiato un fallo in attacco (blocco) di Caputo su Muldur ma, dal replay, anche in questa circostanza resta più di un dubbio sulla valutazione del fischietto (con il pallone che, nel frattempo, era giunto sui piedi di Augello in buona posizione in area ospite).
Dubbi che scaturiscono anche a 5 minuti dal termine quando Thorsby, in area di rigore, intercetta con il braccio un retro passaggio di Sensi: tutto buono sia per Maresca dal campo sia per Dionisi dalla VAR Room ma è grosso il rischio corso dalla Samp in questa circostanza.
La partita si chiude allo scadere con il rigore procurato da Caputo, abile a partire in contropiede e falciato da Consigli al limite dell’area: nessun dubbio in questa circostanza per Maresca che indica senza indugi il dischetto su cui va Candreva per suggellare la prestazione con il cucchiaio che rende una formalità i 4 minuti di recupero prima del triplice fischio.