Secondo la Moviola del Club di Sampdoria-Spezia, la direzione di Gianluca Aureliano conferma una scarsa attitudine al ruolo, con una direzione di gara ricca di imprecisioni sia a livello tecnico sia a livello disciplinare che al triplice fischio scontenta entrambe le compagini. Poco impegnata la sala VAR per quanto, anche a livello di collaborazione di “team” la valutazione risulti non all’altezza.
SAMPDORIA – Spezia (Sabato 14 Dicembre 2024 – 17ª giornata)
Arbitro: AURELIANO Gianluca (Sezione Bologna)
Assistenti: MASTRODONATO Vito (Molfetta) – LAUDATO Paolo (Taranto)
IV: CALZAVARA Andrea (Varese)
VAR: CAMPLONE Giacomo (Pescara) – AVAR: PAGANESSI Giacomo (Bergamo)
Partita priva di atteggiamenti al di sopra delle righe da parte di entrambe le formazioni, comunque gestita e diretta dal quarantaquattrenne fischietto felsineo con non poche difficoltà. Complici i numerosi errori sia nelle valutazioni tecniche con falli spesso invertiti o non assegnati, sia a livello disciplinari con metro sanzionatorio disarmonico e poco pregnante. Contrapposte le prestazioni dei due assistenti, positiva quella di Mastrodonato (attento nelle segnalazioni di fuorigioco) a compensare le gravi disattenzioni da parte di Laudato sulla fascia opposta. VOTO: 5
Sampdoria-Spezia: primo tempo
Dopo il calcio d’avvio da parte degli ospiti, i primi minuti evidenziano fin da subito quello che sarà l’andamento sotto il profilo arbitrale. Ci sono episodi che lasciano più di un dubbio sulle valutazioni da parte del direttore di gara. Immediatamente segnalata un’interruzione per un intervento in scivolata di Depaoli a contendere il pallone a Wisniewski sulla fascia destra. Eccessiva l’interruzione da parte del direttore di gara. Due minuti più tardi altra interruzione per un fallo fischiato a Coda che subisce invece l’atterramento da parte dell’avversario.
Al quarto d’ora pericolo in area Samp (graziata da Di Serio) con un’azione che nasce però da un grave errore di valutazione a centrocampo da parte del direttore di gara (poco aiutato dal Quarto Uomo): non ravvisato il contrasto su Ioannou in elevazione a centrocampo (ponte di Nagy) che, cadendo a terra, si infortuna gravemente (tanto da dover essere sostituito qualche minuto più tardi).
Al 22′ sanzionato invece (sia a livello tecnico sia disciplinarmente con provvedimento di ammonizione) il fallo di Bandinelli su Benedetti in prossimità della linea mediana. Risulta eccessivamente severo il provvedimento comminato al centrocampista (che contesta infatti questa interpretazione da parte del direttore di gara). Ancor più severa l’ammonizione ai danni di Hristov al 36′: il difensore bulgaro interviene in scivolata al limite dell’area di rigore spezzina andando a colpire il pallone (e successivamente sulla dinamica dell’azione anche le gambe di Coda).
L’episodio fa da contraltare con quanto avviene al 42′ in prossimità della fascia di competenza del 2° assistente Laudato. Depaoli interviene in scivolata ma con evidente ritardo, falciando Reca ma rimanendo (fortunatamente data la dinamica dell’azione) impunito sia a livello tecnico che disciplinare.
La prima frazione si chiude dopo 5 minuti di recupero che vedono (45+2′) l’ammonizione di Tutino per fallo a centrocampo ai danni di Wisniewski (fischiato con qualche secondo di ritardo e dopo il “suggerimento” della panchina ospite).
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Sampdoria-Spezia: secondo tempo
La ripresa vede le due squadre fronteggiarsi più a viso aperto, a beneficio del gioco (ed anche di minori sbavature a livello arbitrale).
Al 63′ qualche timida protesta dei blucerchiati per un contrasto in area spezzina sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla fascia destra. Riccio, contrastato, cade a terra: episodio ritenuto (correttamente) entro i limiti della regolarità (valutazione confermata anche dopo rapido check con la sala VAR).
Al 71′ ammonizione per Depaoli che reitera l’intervento in scivolata (con minore intensità rispetto alla prima frazione) mancando però il contatto con il pallone, colpendo invece le gambe dell’avversario (Deglinnocenti) sulla trequarti d’attacco per gli avversari.
Nei minuti finali (84′) un brivido corre lungo la schiena dei tifosi blucerchiati. Venuti fa da schermo in area blucerchiata andando a bloccare il cross dalla fascia di Aurelio: pallone che viene intercettato chiaramente con il petto ed azione che scorre regolarmente senza alcuna protesta per contatti galeotti con il pallone.