Moviola del Club, Sampdoria-Verona: Maggioni paga l’inesperienza. Il fischietto lecchese deve ancora crescere
SAMPDORIA – H. Verona (Sabato 27 Novembre 2021 – 14ª giornata)
Arbitro: MAGGIONI Lorenzo (Sez. Lecco)
Assistenti: DE MEO (Foggia) – GROSSI (Frosinone)
IV: PICCININI (Forlì)
VAR: BANTI (Livorno) – AVAR: BACCINI (Conegliano V.)
Alla quinta direzione in massima serie (la seconda stagionale), il trentasette fischietto lombardo denota una maturazione non ancora completa. In particolare sotto il profilo disciplinare (eccessivo il raffronto delle ammonizioni, 4 per i blucerchiati ed una sola per gli ospiti). Positiva invece la collaborazione con il team arbitrale. VOTO: 6.
Primo tempo
Prima interruzione per gioco falloso dopo appena 100 secondi dal fischio d’avvio. L’ irregolarità ai danni di Candreva (che comunque fa valere fin da subito il suo carisma protestando verso l’arbitro per il fallo subito).
Al 7′ circostanza favorevole alla Samp. Su un pallone perso a centrocampo con il Verona in attacco, il pallone colpisce l’arbitro che non può far altro che interrompere l’azione e riprendere il gioco con una sua rimessa.
A metà della prima frazione, rischia in due circostanza Verre con interventi ai danni degli avversari, puniti con la sola assegnazione del calcio di punizione ma senza provvedimenti disciplinari.
Al 31′, infortunio (del tutto fortuito) per Alex Ferrari dovuto al contrasto e la carica di Simeone che gli contende il pallone a centrocampo. Fischiata l’irregolarità dell’argentino ma il centrale difensivo avrà la peggio (problemi al polso) lasciando il campo in favore di Yoshida (circostanza importante nell’economia del primo tempo).
Dopo il goal del vantaggio del Verona a firma di Tameze (decisiva la deviazione di Yoshida) al 41′ altro scontro di gioco, questa volta in area di rigore, con Quagliarella e Dawidowicz che vengono a contatto testa contro testa.
Il direttore di gara lascia proseguire (correttamente) mancando totalmente un’intenzionalità e la volontà di colpire il capitano blucerchiato da parte del polacco. Corretta quindi la mancata assegnazione del calcio di rigore (nessuna protesta da parte dei blucerchiati).
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Secondo tempo
La ripresa si apre (50′) con il pareggio della Sampdoria grazie al solito Candreva. Sei minuti più tardi prima ammonizione del match per Bereszynski che “spende” bene il giallo. Il polacco commette il più classico dei “falli tattici”, atto ad impedire una ripartenza in contropiede operata da Caprari.
Due minuti più tardi il polacco (insieme a Candreva) è ingenuo ed eccede nelle proteste verso l’assistente Grossi, reo di una mancata assegnazione di rimessa laterale. Prosegue l’azione con il Verona che va vicino al nuovo vantaggio stante la mancata marcatura dovuta al disinteresse dei due blucerchiati.
Dopo un nuovo contatto arbitro/pallone (questa volta con i blucerchiati in attacco), al 64′ pareggiato momentaneamente anche il tabellino disciplinare: giallo per Faraoni per intervento in ritardo a centrocampo.
Il tabellino disciplinare viene “popolato” nella fase centrale del match con le ammonizioni, prima di Ekdal (69‘) per intervento totalmente fuori tempo su Tameze a centrocampo, poi di Thorsby (70′) per una eccessiva sbracciata a centrocampo sempre su Tameze (eccessivamente severa in questa circostanza).
Cinque minuti più tardi è Ceccherini ad essere fermato per un intervento falloso analogo a quello di Thorsby. A differenza dell’episodio di qualche minuto prima, nessun provvedimento disciplinare per il difensore scaligero (manca di uniformità il direttore di gara nella circostanza).
Dopo il vantaggio (77′) blucerchiato con Ekdal che ribalta il risultato, a 10 minuti dal termine, ammonito anche Quagliarella che eccede nelle proteste (giuste) per la mancata rilevazione di un fallo (cravatta di Casale ai danni del capitano) subito dal 27 a centrocampo.
Nei minuti finali del match c’è ancora tempo per il forcing ospite nel tentativo di riacciuffare il pareggio che vengono però definitivamente affossati dal goal di Murru nel finale (89′), ultima emozione che accompagna i blucerchiati alla seconda vittoria consecutiva, sancita dal triplice fischio di Maggioni che giunge puntuale dopo i 4 minuti di recupero assegnati.