La moviola del Club: Guida sbaglia, il Var non lo aiuta mai. In Sampdoria-Genoa il fischietto di Torre Annunziata fa molti errori. Manca anche un rosso.
SAMPDORIA – GENOA
GUIDA Marco (39 anni) – Sezione TORRE ANNUNZIATA
Assistenti : MELI (Parma) – RANGHETTI (Chiari)
Quarto : DI BELLO (Brindisi)
VAR : MAZZOLENI (Bergamo) / AVAR : PAGANESSI (Bergamo)
Delude le aspettative il trentanovenne fischietto della Sezione di Torre Annunziata, alla prima direzione del Derby della Lanterna; non sbaglia nell’episodio del calcio di rigore assegnato Genoa ma inanella una serie di indecisioni e valutazioni errate che macchiano gravemente la prestazione, di certo non all’altezza di un arbitro internazionale. Grave l’errore di valutazione sul goal del Genoa (annullato poi per fuorigioco di Romero) sul finale di primo tempo : in questo caso è il VAR a salvare il fischietto (e l’assistente Meli), sala video che non rileva però il gesto polemico (proprio riferito all’episodio del goal annullato) da parte di Lerager che esulta simulando il gesto del VAR (il centrocampista era già ammonito ed un’ulteriore cartellino giallo avrebbe costretto i rossoblu ad un finale di partita in 10 uomini). VOTO 4.
Primo Tempo
Dopo appena 4 minuti primo off-side della gara: Thorsby sul tentativo di girata al volo di Bonazzoli riceve palla (sulla deviazione dei difensori rossoblù), con il giocatore blucerchiato che si trovava al momento del tiro oltre la linea di difesa genoana. Assistente 2 (Ranghetti) che si dimostra subito attento alla lettura della partita.
Al 20’ si sblocca la partita, con il 17º rigore stagionale fischiato al Genoa (il 6º dalla ripresa del campionato). Nulla da eccepire per la decisione dell’arbitro che rileva senza problemi l’intervento palesemente fuori tempo di Colley che, perdendo la coordinazione, va a calciare direttamente sul piede di Pandev. Calcio di rigore che porta anche alla conseguente ammonizione del difensore gambiano.
Al 28’ duro scontro Gabbiadini / Romero a centrocampo, con l’attaccante che ha la peggio e deve, momentaneamente, abbandonare il terreno di gioco per ricevere le cure del personale sanitario della Samp.
Al 32’ pareggia la Sampdoria con Gabbiadini, lesto nel ribattere a rete il pallone che giunge dalla destra su conclusione di Linetty (ampiamente dietro la linea difensiva l’attaccante blucerchiato). 10 minuti più tardi viene pareggiato anche il tabellino degli ammoniti: bravo nell’episodio l’arbitro che concedere il vantaggio sull’azione iniziale (viziata da fallo di Lerager sul subentrante Vieira), con il pallone che giunge a Thorsby che, a sua volta, serve Bonazzoli che va al tiro e conquista un calcio d’angolo; sull’interruzione di gioco, scatta il provvedimento disciplinare per il danese del Genoa.
Ancora un giro di lancette e Gabbiadini è nuovamente oggetto di un contrasto alla Romero sulla trequarti offensiva della formazione di Mister Ranieri: per Guida (vicino all’azione) normale scontro di gioco ma restano molti dubbi per l’intervento, a nostro avviso, eccessivamente vigoroso da parte del difensore centrale argentino.
Tre minuti di recupero che si aprono con l’eccessiva animosità di Bereszinsky (ammonito) in scivolata su Pinamonti : il polacco interviene sul pallone ma l’arbitro punisce l’intervento scomposto (è rischioso anche a livello disciplinare).
Al 47’ goal Genoa con Lerager che ribatte a rete sul pallone perso da Audero che, in uscita viene placcato da Romero. L’estremo difensore perde il pallone che arriva al danese rossoblù che ribatte a rete. L’arbitro dapprima convalida la rete (nonostante l’evidente carica del difensore sul portiere), scatenando le (giuste) proteste blucerchiate. Dopo lungo conciliabolo con la “cabina di regia”, è il VAR a togliere dall’imbarazzo il direttore di gara, andando ad individuare la posizione di fuorigioco in partenza della “pietra dello scandalo” Romero. Nella situazione doppio errore: mancata rilevazione da parte dell’arbitro Guida della carica di Romero sul portiere (evidente) e dell’assistente Meli del fuorigioco di Romero in partenza (comunque più difficile da rilevare “live”).
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Secondo tempo
Neppure un giro di lancette nella ripresa e giunge la prima ammonizione della ripresa: Vieira sbaglia i tempi dell’intervento a centrocampo e colpisce il piede di Lerager (episodio analogo al calcio di rigore). Stesso metro sanzionatorio con calcio di punizione e cartellino giallo per il centrocampista blucerchiato.
51’ prova a costruirsi una situazione Pandev sul traversone che giunge alto in area: lo stop del macedone è però viziato dal tocco di mano (correttamente rilevato dal direttore di gara, ben posizionato dietro all’azione).
55’ fischiato il fuorigioco a Pandev: in presa diretta appare più evidente (e quindi corretta la segnalazione dell’assistente Ranghetti) ma sul replay il macedone, che protesta in maniera piuttosto accesa, parrebbe partite in linea con il penultimo difensore (Colley in questo caso).
Al 67’ ammonizione anche per Biraschi che va ad interrompere la percussione di Jankto: calcio di punizione ed ammonizione per aver interrotto un’importante trama di gioco.
Al 71’ raddoppio Genoa nuovamente con Lerager: nulla da eccepire sulla dinamica dell’azione, con Jagiello bravo a rubare il pallone a Bereszinsky per servire al centro verso Lerager che conclude a rete. Esultanza polemica dell’autore del goal che “simula” il gesto del VAR (con chiari riferimenti al goal annullato sul finale di primo tempo): già ammonito, il gesto del danese sarebbe stato passibile della seconda ammonizione per il giocatore, polemico nei confronti del sestetto arbitrale.
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Due minuti più tardi (73’) nervosismo serpeggiante per uno scontro di gioco a centrocampo in cui rimane a terra Jagiello: l’azione prosegue con il giocatore del Genoa che rimane a terra. Avrebbe voluto lo stop la formazione rossoblù ma, come nel primo tempo a parti invertite, l’azione viene portata avanti con Jankto che successivamente va al contatto con Goldaniga; per smorzare l’animosità l’arbitro ammonisce l’esterno blucerchiato.
La Samp prova a riacciuffare il pareggio, anche sull’inerzia dei nervi ma, nonostante i 4 minuti di recupero, il Genoa riesce ad interrompere la lunga striscia negativa degli ultimi 4 anni e l’imbattibilità di mister Ranieri nelle stracittadine in Italia.