SAMPDORIA – Napoli (3/02/2020 – 22ª giornata)
Arbitro : La Penna Federico (Roma 1)
Assistenti : Passeri (Gubbio) / Longo (Paola)
VAR/AVAR : Mazzoleni (Bergamo) / Paganessi (Bergamo)
Partita ricca di episodi che vede una direzione di gara con qualche sbavatura di troppo su episodi determinanti nell’andamento dell’incontro. VOTO 5
PRIMO TEMPO
Dopo appena 2 giri di lancette, Napoli avanti con Milik: azione regolare nel suo svolgimento ma da evidenziare la presenza in campo (nell’area in cui si svolge l’azione) di un fumogeno a disturbare la visibilità dei giocatori (di entrambe le compagini); se l’arbitro avesse fermato il gioco per far rimuovere il corpo estraneo non ci sarebbe stato nulla da eccepire.
Anche sull’azione del goal del raddoppio del Napoli (al minuto 15) situazione da analizzare con la lente: il marcatore (Elmas) riceve palla in posizione regolare dalla torre di Di Lorenzo ma si libera “vigorosamente” del suo marcatore (Linetty) strattonandolo e facendogli perdere l’equilibrio; non protesta il polacco così come non ritiene l’episodio da “in field review” il VAR Mazzoleni ma un’eventuale fallo dell’attaccante non sarebbe stato un’eresia!
Il primo tempo si chiude con un parapiglia davanti alla panchina del Napoli per una ritardata ripresa su una rimessa laterale (poi invertita) che genera le prime ammonizioni del match per Jankto e Elmas, i più accesi nella situazione.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa, dopo 10 minuti (al 55’), Sampdoria che troverebbe il pareggio (e che goal) con Ramirez ma, dopo consulto VAR, la marcatura viene annullata per contatto di mano (gomito) in avvio d’azione di Gabbiadini: l’attaccante blucerchiato stacca di testa a centrocampo ed il gomito (largo per la dinamica dell’azione) va a scontrare il pallone, successivamente giocato dallo stesso Gabbiadini per l’autore del goal Ramirez. Valutazione severa del direttore di gara ma condivisibile nell’ottica delle nuove regole (la scorsa stagione, forse, la valutazione sarebbe stata differente).
Trascorrono 5’ ed il goal, questa volta, viene annullato al Napoli: bravo e preciso l’assistente Longo a cogliere la posizione irregolare di Zielinski (più avanti rispetto a Tonelli) quando parte il tiro di Insigne (conclusione che va a stamparsi sul palo alla destra di Audero; sulla ribattuta si avventa Zielinski ma il giocatore polacco partiva più avanti rispetto al penultimo difensore).
Al 68’ episodio “dubbio” in area di rigore Napoli: sul tiro di Quagliarella, Manolas (in scivolata) parrebbe intercettare il tiro con un braccio (distaccato dal corpo a causa della dinamica stessa della scivolata) con il replay che però non chiarisce gli eventuali dubbi e conferma la sensazione avuta dal campo dal fischietto romano che lascia proseguire l’azione. Anche un minuto più tardi (69’) La Penna lascia proseguire sul contatto in area di rigore fra lo stesso Manolas e Quagliarella; l’arbitro, ben posizionato in prossimità del vertice dell’area di rigore, lascia giocare seppure Quagliarella resti a casa dolorante (sarà sostituito) e, solo dopo il richiamo del VAR Mazzoleni, si reca al display, sovvertendo la prima sensazione e concedendo il penale che viene realizzato in maniera “chirurgica”.
Al 94’ protesta anche il Napoli per il fallo (con conseguente ammonizione) fischiato a Politano che, sul contrasto con Colley, anticipa la caduta all’interno dell’area di rigore: è ben posizionato il fischietto che sanziona subito l’irregolarità ed ammonendo il giocatore (che continua a protestare in maniera vibrante così come la panchina partenopea da cui, nello stesso episodio, viene allontanato il massaggiatore).
C’è ancora tempo (minuto 98’) per un goal (Mertens) sull’uscita “avventata” fuori dall’area da parte di Audero: in partenza scatta al limite (ma regolarmente) Milinkovic, bravo a prendere il tempo a Colley (penultimo difensore blucerchiato) così come è bravo nel giudicare nuovamente bene l’episodio l’assistente Longo.