Nuova indagine Ferrero, la replica di Vanessa a Sergio Sorace (curatore Ellemme). La figlia dell’ex presidente della Sampdoria risponde all’intervista rilasciata a ClubDoria46.
Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un’intervista rilasciata dal dott. Sergio Maria Sorace, curatore fallimentare di una delle società calabresi del Gruppo Ferrero. Il dott. Sorace con il suo lavoro ha fatto venire alla luce i fatti poi oggetto di approfondimento e indagine da parte della Procura delle Repubblica di Paola. Nel corso dell’intervista, il curatore ha spiegato alcuni aspetti dell’indagine e dato la sua opinione sulla difficolta che incontrerebbe a suo dire la famiglia Ferrero nell’ottenere nuovo credito.
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente la dichiarazione di Vanessa Ferrero, figlia dell’ex presidente blucerchiato.
La replica di Vanessa a Sergio Sorace (curatore Ellemme)
Le dichiarazioni del curatore fallimentare della Società Ellemme Group rilasciate nell’intervista a ClubDoria46.it e riprese da diverse testate giornalistiche online, riferite ad un’ultima indagine della Procura della Repubblica di Paola che mi vede indagata, tra gli altri, insieme a mio padre e mio cugino, rappresentano un atteggiamento poco consono alla carica rivestita dal Dottore Sorace.
Sfido chiunque nel corso di una qualunque indagine penale con reati che vengono contestati, a trovare dichiarazioni rilasciate ai mezzi di informazione da parte di un curatore fallimentare arrogandosi funzioni che non gli sono conferite dalla legge ed anzi che va oltre i doveri del proprio ufficio.
Il curatore da pubblico ufficiale dovrebbe tutelare i creditori rispettando anche il soggetto sottoposto a procedura fallimentare.
Al contrario di ciò mi torvo dinanzi un curatore fallimentare che: si avventura in previsioni circa il futuro credito delle banche a favore del “Gruppo Ferrero”; afferma che il Sistema Ferrero ormai non ha più credibilità commerciale e finanziaria; illustra le indagini di una Procura della Repubblica; parla di atti riservati ma preannuncia importati novità per i creditori. Ed infine in riferimento all’ultima indagine penale lancia sulla stampa un profetico ed anche minaccioso “non è finita qui
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Io ho deciso di difendermi con i miei difensori, l’Avvocato Alessandro Diddi e l’Avvocato Domenico De Rosa nel processo e non sulla stampa, rispettando il lavoro della magistratura e le regole che sovrintendono al processo, ma pretendo altrettanto rispetto.
Non si può far finta di nulla rispetto ad un soggetto che va aldilà dei doveri del proprio ufficio, interferendo proprio sulle garanzie che spettano e chi come è ancora un soggetto indagato.
Voglio ricordare che nel corso del primo procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Paola ho reso interrogatorio dinanzi ai magistrati su mia richiesta.
Oggi a seguito di un avviso di conclusione indagine sarebbe un mio diritto chiedere di essere interrogata sulle nuove contestazioni a mio carico., esercitando le garanzie previste dalla legge. Ma posso farlo se mi viene già preannunciato che “non finisce qui?”
È chiaro che non rinunzio a tutelare la mia libertà , la mia dignità e i miei diritti e lo farò nelle sedi opportune con l’assistenza dei miei legali