Con la tripletta al Venezia, Matteo Brunori ha superato Luca Toni nella classifica marcatori all-time del Palermo: ora l’obiettivo è la Serie A
Matteo Brunori si è risvegliato. Il bomber del Palermo, a secco nelle prime cinque partite stagionali, ha realizzato una tripletta contro il Venezia e ora non ha intenzione di fermarsi. Dopo la sconfitta con il Cosenza, i rosanero hanno reagito alla grande e ora, con una partita in meno, sono a quota 13 punti. A quattro lunghezze dal Parma capolista.
La tripletta ha consentito a Brunori di arrivare a 52 goal in rosanero e a superare Luca Toni nella classifica all-time di marcatori del Palermo. L’attaccante si trova a 4° posto, mentre il primato è di Fabrizio Miccoli, a quota 81. A La Gazzetta dello Sport ha parlato dell’effetto di aver superato un campione del Mondo come Toni:
Stiamo parlando di un campione del mondo che ha fatto la storia del Palermo e non solo, è un paragone impegnativo e un orgoglio assoluto. Sono sempre più onorato di entrare nella storia di questo club, perché penso che un giorno potrò raccontarlo con grande emozione. Spero di farlo con un lieto fine.
Palermo, Brunori ha voglia di Serie A…
Palermo, Brunori meglio di Toni: obiettivo Serie A. Le parole
LEGGI ANCHE Sampdoria, Falcone: ero sicuro di tornare al Lecce
Brunori è arrivato a Palermo nel 2021, con i rosanero in Serie C. Il legame si è instaurato subito, anche grazie ai 29 goal della prima stagione:
Ho le stesse motivazioni di quando sono arrivato, la stessa voglia di affermarmi. Se non segni per cinque partite senti aumentare la responsabilità. Ho sempre avuto i tifosi, lo staff, la dirigenza, i miei compagni vicino, sapevo che il goal sarebbe arrivato. Inoltre la squadra stava segnando e portando punti.
Il Palermo ora sogna la Serie A, che manca dalla stagione 2016/17. Brunori ha chiaro in testa l’obiettivo ed è consapevole della forza dei compagni e del carattere di una squadra che non molla mai:
La cosa più importante è l’ equilibrio: non eravamo brocchi dopo il Cosenza, non siamo fenomeni ora. È il risultato del nostro lavoro, ripeto, però, serve l’equilibrio per restare aggrappati lassù sino alla fine. È quello che fanno le grandi squadre. Giocare a Palermo implica delle responsabilità superiori. Giocare senza responsabilità equivale a non farlo. Sappiamo cosa vuole la società, lotteremo fino alla fine.