Dario Mirri ritorna sulla cessione del Palermo e sull’interesse di Ferrero. Ma per il patron della Sampdoria non usa mezzi termini.
Massimo Ferrero e il Palermo: un flirt che periodicamente si rinnova, una storia che a volte ritorna. In tante occasioni il numero uno della Sampdoria è stato accostato ai rosanero, società che ha attraversato un duro periodo, compreso un fallimento. Questa volta a tirare in ballo Ferrero è stato il patron ad interim della squadra siciliana, Dario Mirri.
Nei giorni scorsi Mirri ha tenuto un incontro in streaming con l’azionariato popolare del Palermo, detentore di una quota di minoranza del club. In questo colloquio il presidente ha ribadito che, terminati i suoi tre anni di mandato, lascerà il suo incarico e serviranno nuovi investimenti per il club ( qui le sue parole). Sono dunque tornati in voga gli interessi di Massimo Ferrero, che due anni fa ha tentato di rilevare la squadra rosanero dal fallimento. Ma Mirri, a proposito del proprietario della Sampdoria, ci è andato giù pesante.
In primis l’attuale presidente del Palermo ha voluto ribadire la totale onestà e meritocrazia con cui ha acquistato la società nel 2019, superando la concorrenza, tra gli altri, anche di Ferrero:
Ho chiesto al sindaco di pubblicare le offerte di Ferrero e degli altri partecipanti per dimostrare che ho acquistato il Palermo con merito. L’autorizzazione dai diretti interessati però non è stata data. Ed io so che non hanno dato quest’autorizzazione perché non c’era nessuna offerta o progetto. Nessuno mi ha regalato niente. Orlando ha fatto una ‘furbata’: la mia famiglia lavora qua da cinquant’anni e il sindaco sa bene che noi non faremo mai fallire il Palermo
Mirri e i “salvatori” del Palermo bravi solo a parole: frecciata a Ferrero

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Ma dopo queste parole, riportate da Mediagol, Mirri è entrato nel merito della candidatura di Ferrero. Quando l’imprenditore siciliano lascerà nel 2022 la dirigenza dei rosanero, dovrà arrivare qualcuno di serio che rilevi le quote di maggioranza e faccia importanti investimenti nel Palermo. A questo identikit, secondo Mirri, non corrisponde il presidente della Sampdoria. Ecco che cosa ha detto:
Ferrero a Genova non lo amano per niente, lui a parole è bravissimo ma quel genere di personaggi da circo li abbiamo già visti. Baccaglini, Facile, Tuttolomondo: tutti questi abbiamo sperato fossero i nostri salvatori. Se noi crediamo che ci siano 10.000 persone che mettano a disposizione un capitale per la società, facciamolo già da domani! Noi abbiamo vinto il bando grazie al nostro progetto e perché gli altri hanno fatto offerte più scarse delle nostre
Oltre a ribadire la piena trasparenza e legalità della sua acquisizione societaria, Mirri è chiaro su Ferrero: il presidente della Sampdoria, secondo quello del Palermo, è un “personaggio da circo”. Ovvero non quel genere di amministratore che servirà ai siciliani dal prossimo anno. Uomo di tante parole, insinua Dario Mirri, a Genova se ne sono già accorti…