Il prossimo allenatore della Sampdoria, Andrea Sottil, non ha una buona media punti in Serie A, ma in B ha dimostrato di saperci fare anche con squadre non favorite all’inizio
Dopo aver esonerato Andrea Pirlo, la Sampdoria ha scelto di puntare su Andrea Sottil. È lui l’uomo giusto secondo la dirigenza blucerchiata per raddrizzare la stagione partita malissimo, con un punto in tre partite. E puntare ancora con forza al ritorno in Serie A. Un allenatore ancora abbastanza giovane (50 anni compiuti a gennaio). Non espertissimo, ma neppure novizio, che ha già calcato il palcoscenico del massimo campionato italiano e della B, con alterne fortune.
Partendo dalla fine, Sottil è reduce da un’esperienza di 50 partite sulla panchina dell’Udinese, in Serie A. A cavallo di giugno 2022 e ottobre 2023, ha raccolto una media punti di 1,16, frutto di 13 vittorie, 19 pareggi e 18 sconfitte. Dopo un inizio in grande spolvero nella stagione 22/23 (6 vittorie consecutive, anche contro Roma e Inter), è andato piano piano calando, anche se ha salvato la squadra con 46 punti, a +15 dal terzultimo posto. I veri guai sono arrivati l’anno dopo: esonero dopo 9 giornate.
Chiaramente è una somma di punti che non può andare bene per mantenere la Serie A e anche per la B è piuttosto bassa (Pirlo chiuderà con la Sampdoria a 1,42 a partita). Ma il discorso su Sottil è già molto diverso per il campionato cadetto.
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La prima esperienza in Serie B per il nuovo allenatore è stata col Pescara, ereditato a luglio nella stagione 2019/20 da Nicola Legrottaglie alla 33ma giornata, quando era in grande difficoltà di classifica. In otto partite ha collezionato 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, salvando la squadra ai playout. Non è stato però riconfermato. Rimasto a piede libero, ha potuto subentrare in corsa, a dicembre, sulla panchina dell’Ascoli, dove sarebbe rimasto fino a giugno 2022.
Con i marchigiani, che non sono stati esattamente una big di Serie B, Sottil ha ottenuto una media punti di 1,61 a partita in 64 gare disputate. In una stagione e mezza ha vinto 29 partite, 16 pareggi e 19 sconfitte. Numeri incoraggianti per il tecnico di Venaria Reale, che ha ereditato il Picchio in zona retrocessione e ha chiuso portandolo, l’anno dopo, al sesto posto, a giocarsi i playoff di Serie B.
Quella, di fatto, è stata l’avventura che lo ha fatto notare al calcio italiano. Di lì a poco l’ha ingaggiato l’Udinese per la sua prima volta in Serie A. Ad Ascoli Sottil ha dimostrato di saper ottenere buoni risultati in B, anche con squadre non favorite. E di saper lavorare bene coi calciatori. Un esempio conosciuto dalla Sampdoria è Abdelhamid Sabiri, lanciato e valorizzato da lui ad Ascoli, poi acquistato proprio dai blucerchiati.
Sottil, inoltre, negli anni è passato da giocare soprattutto con la difesa a 4 a un 3-5-2, adottato all’Udinese, che si sposa meglio con le caratteristiche attuali della rosa della Sampdoria. Si tratta di una scelta comunque ambiziosa della dirigenza doriana, tanto che Gianluca Petrachi, alla Salernitana, lo aveva ingaggiato lo scorso giugno. Il tecnico, poi, si è dimesso dopo appena 12 giorni per divergenze dirigenziali e di calciomercato sopraggiunte. Ora Accardi, dopo Massimo Coda e Gennaro Tutino, punta a soffiare ai campani anche l’ex allenatore, per provare a rilanciare il club blucerchiato in classifica senza indugiare oltre.