La Sampdoria ha scelto Semplici per la sua panchina, ma il presidente Manfredi ha pensato a lungo se richiamare Pirlo o puntare su un altro ex gradito alla tifoseria: Beppe Iachini
La scelta del terzo allenatore della Sampdoria ha richiesto tempo. Forse troppo, perché dall’esonero di Andrea Sottil, avvenuto lunedì 9 dicembre, sono praticamente passate 48 ore prima dell’ufficialità dell’arrivo di Leonardo Semplici a sostituirlo. Ma è stata una scelta delicata, molto ponderata, perché il presidente Matteo Manfredi e il responsabile dell’area tecnica Pietro Accardi sanno bene che ora non si può sbagliare.
Così si sono presi del tempo necessario per fare colloqui e chiamate, con il presidente che si è speso molto in prima persona questa volta per trovare la nuova guida tecnica della sua Sampdoria. Prima di arrivare a decidere per Semplici sono stati sentiti anche Rolando Maran, Aurelio Andreazzoli e anche Salvatore Foti, attuale vice di José Mourinho al Fenerbahce. Ma nessuno di loro ha convinto quanto l’ex Spezia.
Però Manfredi è stato anche tentato dal richiamare due vecchie conoscenze della Sampdoria. Una più datata, ma romanticamente apprezzata dai tifosi, una proprio recentissima. Il presidente, insomma, ha pensato seriamente di riportare a Bogliasco uno tra Beppe Iachini e Andrea Pirlo, secondo quanto rivelato dall’edizione genovese di Repubblica.
Panchina Sampdoria, Manfredi ha pensato a Pirlo o Iachini
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Valutando ogni casistica e i relativi pro e contro, la scelta di affidarsi a Pirlo poteva convenire a livello economico (risparmiare sugli ingaggi senza mettere un altro allenatore sotto contratto) e avrebbe rimesso in sella un tecnico che già conosceva la squadra. Ma sarebbe servito appianare alcuni screzi avuti in sede d’esonero, lo scorso agosto, soprattutto con Accardi. Infatti era in particolare Manfredi ad aver preso in considerazione seriamente il ritorno del tecnico bresciano.
Mentre Iachini sarebbe stato una figura più simile a Semplici, come ruolo, come immagine, anche forse come pretese economiche. La tifoseria probabilmente avrebbe gradito il ritorno dell’allenatore col cappello, però il ribaltone finale non c’è stato. Il nuovo allenatore della Sampdoria si chiama Leonardo, ha 57 anni ed è toscano. Un volto nuovo in casa blucerchiata, nessun ritorno di fiamma per vecchi o recenti timonieri. E ora ha il compito di portare in porto questa nave che, da settimane, sembra andata alla deriva.