Panchina Sampdoria, Pozzi, intervistato dal Secolo XIX, si racconta a 360° e consiglia l’allenatore giusto a Massimo Ferrero.
Nicola Pozzi è un calciatore che alla Sampdoria non hanno mai dimenticato. In questi giorni si ricordano soprattutto i suoi gol nel playoff per la Serie A. Il gol decisivo contro il Varese ed il ritorno nella massima serie, dopo un solo anno di purgatorio. In una lunga intervista rilasciata al Secolo XIX, Nicola Pozzi ha raccontato la sua attuale vita e cosa pensa della situazione in casa Sampdoria.
Partendo dalla spinosa questione del dopo Ranieri, Pozzi si sente molto legato a Beppe Iachini, e non potrebbe essere altrimenti. Con lui l’esperienza in blucerchiato è stata molto importante e poi i due si sono ritrovati a Siena. Un legame, quello di Iachini, inossidabile con il club blucerchiato. Per lui quello giusto è Iachini. Queste le sue parole sui i tre papabili per la panchina.
Sono tutti e tre affidabili. Ma (Iachini, ndr) prima o poi tornerà sulla panchina della Sampdoria. Perché se lo merita. Come si sarebbe meritato la riconferma dopo quella promozione. La tifoseria gli vuole bene perché ha dato tanto, perché riconosce il senso di appartenenza.
Sampdoria, Pozzi svela la sua filosofia di calcio
Panchina Sampdoria, Pozzi consiglia un allenatore a Ferrero
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Secondo Nicola Pozzi, poi Ferrero si sta prendendo il suo tempo per decidere, affermando che la scelta del nuovo tecnico impatterà nell’economia della prossima stagione. Per quanto riguarda la sua carriera, Pozzi ha completato il corso da direttore sportivo e anche quello da allenatore ‘Uefa A’. In questo modo ha la possibilità di allenare in Lega Pro o Primavera, oppure di fare il secondo in A e B. Mentre valuta la soluzione migliore (pensa anche di poter iniziare da una squadra di D), gioca a Padel a Firenze.
Alla domanda sulla sua filosofia di calcio, Nicola Pozzi, risponde così:
Sono un ‘Allegriano’, mi piace tantissimo la sua filosofia. Il calcio è uno sport semplice, spesso e volentieri il pragmatismo è superiore a ogni innovazione. Se poi riesci a infilarci dentro anche principi di bel gioco, come sta facendo Mancini con la Nazionale, è ancora meglio. Se hai qualità proponi gioco, altrimenti qualcosa di diverso.
E infine, confessa che alla Sampdoria, come allenatore Primavera o per le giovanili ci verrebbe di corsa. Come ha detto lui: per me la Sampdoria rappresenta un punto di arrivo.