Nonostante siano passati ventisette anni dalla sua scomparsa, il ricordo di Paolo Mantovani è vivo in chi tifa Sampdoria: un presidente innamorato che ci ha fatto grandi
Era il 14 ottobre 1993 quando Paolo Mantovani, il più grande presidente della storia della Sampdoria, si spense. Ventisette anni dopo il ricordo di chi ha fatto conoscere il nome della Sampdoria in tutto il mondo è ancora vivo. Sì perché Parolo Mantovani non è stato un presidente come gli altri. Ha portato una squadra dalla Serie B al sogno europeo, infranto su quella maledetta punizione di Koeman.
Lo ha fatto con uno stile e un’eleganza tutta sua. Con un modo di fare paterno verso i giocatori, che lo ricordano tutti con grande affetto, come hanno fatto Roberto Mancini e Gianluca Vialli con un post su Instagram. Mettendo al primo posto la Sampdoria e i suoi tifosi. Proprio quei tifosi che quando si parla di Mantovani si illuminano, perché era proprio uno di noi. Anche se era nato laziale, ma nessuno è perfetto.
LEGGI ANCHE Ferrero miglior presidente della Sampdoria? È polemica su Twitter
Ha amato la Sampdoria come una figlia. Dal 1979 ha curato ogni aspetto, da quelli che risaltano di più, come quello sportivo ed economico, a quelli più in ombra, come la qualità delle tute in vendita nello store ufficiale.
In quegli anni la Sampdoria era un modello perfetto, invidiato nel mondo. Che portò in bacheca tre coppe Italia, la Coppa delle Coppe, la Supercoppa Italiana e il magico scudetto del 1991. Quello che Mantovani accolse con le lacrime. Quello del sogno realizzato. Di Davide che batte i diversi Golia della Serie A.
IL RICORDO DEI GEMELLI DEL GOAL