Ebenezer Akinsanmiro ci ha provato, risultando tra i pochi (forse l’unico) a salvarsi nella debacle della Sampdoria a Pisa
La Sampdoria cade, si arrende anche al Pisa in quella che è, a tutti gli effetti, la peggior partita della stagione. Un 3-0 senza storie, senza reazione e che mette i giocatori davanti alle loro responsabilità. Giocatori da cui, soprattutto da alcuni, ci si sarebbe aspettato tutt’altro rendimento.
A Pisa non sono stati i Gennaro Tutino, i Simone Romagnoli o i Fabio Depaoli a provarci, ma è stato Ebenezer Akinsanmiro, il più giovane. L’unico che ha cercato di ravvivare la situazione, senza arrendersi al primo goal subito, come fatto da tanti, troppi compagni.
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I quotidiani hanno premiato la voglia messa in campo dal classe 2004, l’elemento più giovane a disposizione di Andrea Sottil. Per la Gazzetta dello Sport e il Tuttosport ha giocato da 6,5, mentre il Corriere dello Sport, esagerando in virtù, comunque, del 3-0 finale, gli ha messo 7.
Non si è arreso, ci ha provato. Cosa che non hanno fatto i giocatori che avrebbero dovuto portare in A la Sampdoria. Come anche Bartosz Bereszynski, tra i peggiori in campo, e Melle Meulensteen, che ha fatto registrare dei netti passi indietro. Le uniche scosse sono arrivat da Aki e da Pedrola, che in una partita già decisa ha cercato qualche lampo.