Protesta Ultras Sampdoria, Parodi: nella Sud un regime nordcoreano. Il giornalista genovese durissimo contro la protesta del tifo organizzato
La prostesta degli Ultras blucerchiati tiene banco. Il motto dei gruppi della Sud è questo: “Per noi non è ancora il momento. Rientreremo con la capienza al 100%”.
Una protesta sfociata già nella prima amichevole di “peso” contro il Verona, proseguita poi per le prime due uscite ufficiali, contro l’Alessandria in Coppa Italia e nell’esordio in campionato contro il Milan. Due partite giocate in casa ma che sembrava fossero in trasferta.
Si sentivano solo i cori dei supporter alessandrini e milanisti. Il giornalista genovese Renzo Parodi, già firma del Secolo XIX e dell’edizione cittadina di Repubblica, analizzando la partita come di consueto su Facebook ha dedicato un proprio pensiero. A suo dire l’assenza del cuore della Sud ha influito negativamente sull’esito della partita:
L’assenza volontaria del cuore della gradinata Sud ha pesato sicuramente sull’esito del match. A tratti i mille rumorosissimi tifosi del Milan hanno soverchiato alla voce i pochi fans blucerchiati presenti (al Ferraris cinquemila paganti appena) e pareva si giocasse a San Siro. La decisione dei gruppi della Sud di disertare lo stadio è dunque risultata un harakiri. Non occorre ricordare in quante occasioni il risucchio potente della Sud aveva propiziato rimonte prodigiose o vere e proprie imprese. Lo aveva detto Ranieri, lo ha ripetuto D’Avresa. I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo. Annullato il fattore campo, la Sampdoria è più debole. Non serve andare a festeggiare la squadra a Bogliasco e poi restarsene a casa. I punti si fanno al Ferraris, non a Bogliasco e se gli Ultras e affini amano davvero la Sampdoria – ovviamente non lo metto in dubbio – ora sapranno come regolarsi. Tanto più che l’agognato porte aperte a tutti non è affatto alla vista, anzi. Se i contagi continueranno a salire ci saranno ulteriori restrizioni anche negli stadi e quindi finché è ancora possibile conviene approfittarne. Bologna e Roma hanno battuto Salernitana e Fiorentina anche grazie al supporto del loro pubblico.
Parodi: nella Sud un regime nordcoreano
Rispondendo al commento di un tifoso, Renzo Parodi rincara la dose. E punta il dito contro Enrico Mantovani, che avrebbe organizzato una squadra di “pretorianI” che, a suo dire, hanno istaurato un regime dittatoriale nella Sud. Il paragone è impietoso: la Corea del Nord.
Paolo Mantovani diceva: “Se ci dividiamo siamo talmente piccoli che spariamo dalla faccia della terra”. Il figlio Enrico organizzò una squadra di pretoriani travestiti da Ultras che presero possesso della Sud e instaurarono una sorta di regime nordcorerano. Chi dissentiva o osava criticare il presidente, schiaffi e botte. La buonanima di Maria fu una delle vittime di quel regime, che io solo, con Piero Sessarego, criticammo dalle pagine del Secolo XIX, allora i giornali (qualcuno almeno) si spingeva persino a fare il proprio mestiere. Ricordiamo come finì quella presidenza, salvata da Duccio Garrone sull’orlo del fallimento sportivo ed economico.
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In chiusura un riferimento ai concordati di Farvem ed Eleven Finance:
Oggi la situazione non è molto diversa, fortunatamente la Sampdoria è ancora un boccone che fa gola e i concordati (dei quali nessuno parla, altrimenti il ducetto del Testaccio si irrita come fece con me) saranno lo spartiacque che renderà giustizia alla Sampdoria e alla sua gente.