Tutti uniti con Ranieri e Ferrero, per il bene della Sampdoria. E’ l’editoriale di Paola Balsomini, la conduttrice di Forever Samp in onda ogni mercoledì sera su Telenord alle ore 21.
Nemmeno Nostradamus potrebbe prevedere come sarà il campionato che sta per iniziare. La stagione partirà? Si concluderà? Stadi aperti o chiusi? Vinceranno gli algoritmi o i risultati sul campo? Figuriamoci fare le carte al campionato della Sampdoria, che ha chiuso uno degli anni più tribolati di sempre.
Eppure… Sì, perché c’è un eppure. Anzi, forse due. Il primo porta il nome di Claudio Ranieri, arrivato in punta di piedi, senza fare proclami, abbassando i toni ma alzando il livello di appeal con la sua professionalità. Sussurrando una frase che rincuorava, sempre, anche quando tutto andava storto: “Ma guardate che questa è una buona squadra…”.
Una squadra non costruita per lui e per il suo modo di giocare. Giocare il 4-4-2 senza esterni è stato difficile e frustante ma alla fine ce l’ha fatta. Il secondo eppure: forse questa squadra, che molti giudicavano la peggiore della A, forse così scarsa non era…
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Tutti uniti con Ranieri e Ferrero, per il bene della Sampdoria
Questo dicono i numeri post lockdown, con una media punti europea. Certo lo scivolone finale non può essere dimenticato, ma, suvvia, tutti avrebbero firmato per una salvezza ottenuta largamente in anticipo quando con Di Francesco in panchina la Sampdoria chiudeva la classifica.
Come sarà la prossima stagione è impossibile da prevedere, così come pare difficile pensare ad un mercato altisonante. Intanto la cessione di Karol Linetty ha praticamente ripianato il buco dell’ultimo bilancio. E francamente, pur nella consapevolezza di aver perso un ottimo centrocampista, il giocatore è stato venduto strabene se si considera che sarebbe andato in scadenza nel 2021.
Dubito anche che in piena crisi economica qualcuno sia interessato alla Sampdoria intesa come società. Quindi, con buona pace di tutti, avanti più compatti possibile perché l’inevitabile spaccatura per la mancata cessione a Gianluca Vialli è costata quasi la serie A alla squadra. Partire con il piede giusto sarebbe già una bella cosa…