I successi del Real Madrid di Carlo Ancelotti sono merito anche di Giuseppe Bellistri, preparatore atletico dei Galacticos, che su Mbappè dice che…
La fortuna di un allenatore? Non sono solo i suoi giocatori. No. È anche il suo staff. E Carlo Ancelotti ha avuto la capacità di scegliere il meglio puntando su Giuseppe Bellistri, il preparatore atletico dei Galacticos del Real Madrid, quello di Vinicius Junior, di Kylian Mbappè. È la storia che racconta Sportweek nel suo ultimo numero in edicola. Una storia incredibile…
“Parti dalla Sicilia e arrivi a Madrid, passi per il campetto in terra del Niguarda Calcio e finisci al Santiago Bernabeu. Alleni con Luciano Spalletti, Antonio Conte e Stefano Pioli, entri nel team di Carlo Ancelotti e ti chiama Antonio Pintus, guru del tuo settore… Segui da vicino Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic, poi da un giorno all’altro ti ritrovi al fianco di Jude Bellingham e Kylian Mbappè, fino all’altro ieri c’erano Toni Kross e Karim Benzema”. Abituarsi è difficile.
È davvero una bellissima storia fatta di sacrifici e studio, di volontà e coraggio. In tanti avrebbero già lasciato. Abbandonato il loro sogno. Lui no. Lui è Giuseppe Bellistri, ha 37 anni e viene da Augusta, provincia di Catania e oggi è il preparatore atletico del Real Madrid, fianco a fianco con Ancelotti:
Prendevo 100 euro al mese, il budget per mangiare era di 15 euro a settimana, la mensa dell’università mi salvava
Poi ricorda ancora dei sacrifici e delle delusioni che ha dovuto affrontare nella vita. Un passato di esperienze dure:
Esami preparati di notte, chilometri in bicicletta per risparmiare. Porte sbattute infaccia, 15 anni di gavetta. È stata dura, ma c’è un momento che ripaga ditutti gli sforzi: quando entri al Santiago Bernabeu, meglio se in una notte di Champions League. L’inno, i tifosi, l’aria che si respira. Difficile da descrivere a parole…
Tutto inizia da una telefonata. Come spesso succede nella vita.
Estate 2021, ero in una call con gli altri preparatori del Milan. Vedo la chiamata e dico: “Ragazzi, mi sta chiamando Pintus. Ci avevo lavorato insieme all’Inter, da poco era stato annunciato al Real. Penso: “Mica mi chiamerà per andare lì…”
E invece si, era proprio per quella ragione. Per portarlo con sè a Madrid. A Sportweek Bellistri ricorda che:
Mi dà un paio di giorni per decidere, io ero titubante perché il Milan mi aveva dato tanto, non volevo mollarli a pochi giorni dall’inizio della stagione. Penso: “Devo avvisare Pioli”. Mi faccio furbo, sento prima Gianmarco, il figlio, e lui mi dice: “Non puoi dire di no”. Poi chiamo Stefano… “Non hai ancora detto sì? Stai facendo aspettare il Real?”. A posteriori credo che Ancelotti abbia parlato con Maldini, che a sua volta aveva avvisato Pioli. All’inizio mi chiede se è una questione di soldi, ma non lo è mai stata e anzi, se al Milan prendevo dieci, al Real andavo a prendere sette. Poi mi dice: “Vai”. E… vado…
Real Madrid, Giuseppe Bellistri: dopo Carlo Ancelotti Farioli o De Zerbi! Mbappè? Atleticamente devastante
Real Madrid da Re Carlo Ancelotti a Giuseppe Bellistri, il preparatore atletico dei Galacticos! E su Mbappé…
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Il primo incontro con Carlo Ancelotti? A tavola. Bellistri lo descrive come “un fenomeno nel suo mestiere. Io ero lì, zitto, ascoltavo e guardavo. Non sapevo ancora lo spagnolo”.
Domanda di Sportweek: Ha allenato Inter e Milan, cosa c’è di diverso al Real Madrid? Risposta:
Tutto. Qui devi vincere, stop. Ma non basta vincere, devi farlo in un certo modo, giocando bene. In strada ti fermano e dicono: “Bravi, avete vinto. Ma…”. Tutta un’altra pressione. Vinci una Champions League, festeggi un giorno poi testa bassa, perché bisogna ripetersi anche l’anno dopo. E perdere qui è più brutto che in qualsiasi altro posto
Il primo trofeo che non può dimenticare? Dice la prima Champions League. La grandiosa rimonta con il Psg, la doppia sfida pazza contro il City.
Al ritorno al Bernabeu eravamo sotto al 90’, poi tre gol in cinque minuti. Una roba pazzesca, allo stadio c’erano anche i miei genitori…
Nel cuore ha Toni Kroos. Oggi Bellistri è impressionato da Mbappé, ultima stella ad essere arrivata nel mosaico galattico del Real Madrid di Carlo Ancelotti:
Si, è impressionante come sembra da fuori? «È come lo vedete voi, atleticamente devastante. Avessimo come staff due o tre mesi per allenarlo senza parti te di mezzo, potrebbe diventare un grande centometrista senza problemi

Un suo collega italiano che lavora al Manchester City ha svolto una ricerca e ha individuato più di 240 fattori di rischio in un calciatore. Una cosa è certa, racconta ancora Giuseppe al settimanale de La Gazzetta dello Sport, si gioca più di quanto il corpo umano ci consente.
Anche il Real Madrid lavora tanto in palestra?
Molto, ma è il calcio stesso che ce lo impone. Negli ultimi dieci anni si è andati verso quella direzione, prima si puntava di più a un lavoro aerobico
Nel Real Madrid di Carlo Ancelotti ci sono tante stelle come Mbappè con cui Bellistri ha il privilegio di lavorare. Uno che avrebbe voluto allenare?
CR7, con la sua propensione al lavoro ha cambiato un po’ la storia. Però sarebbe stato anche un po’ strano, cioè io che do indicazioni a uno come lui?
Poi parla di Ibrahimovic e Theo Hernandez. Ma anche di Antonio Conte. Un allenatore con cui vorrebbe lavorare nel suo futuro? Sono due a dire il vero: “Farioli e De Zerbi“. Bella sfida…