Prima di puntare alla Paolana o proporsi alla Roma, Massimo Ferrero è stato vicino a rilevare la fallita Reggina, ma non è stato ben accetto
Massimo Ferrero sta cercando di rientrare nel mondo del calcio, dopo esserne uscito con la fine della lunga vicenda giudiziaria della Sampdoria. L’ex patron blucerchiato, che da poco non ha più quote azionarie del club, ha provato negli anni a cercare una nuova squadra in cui investire. In Umbria aveva tentato con Ternana e Perugia ad esempio, recentemente invece si è avvicinato molto alla Paolana, società calabrese di eccellenza. E, con una lettera a LaPresse, si è anche proposto ai Friedkin come consulente societario della Roma.
Però c’è stato un periodo in cui sembrava vicino ad acquisire il titolo sportivo della fallita Reggina. Anzi, Ferrero era davvero intenzionato a rilevare il club calabrese, ma, a quanto dice, non è stato benvoluto dalla piazza. In una sua intervista a “Reggina Talk”, innanzitutto, l’ex presidente della Sampdoria ha chiarito che il suo interesse per gli amaranto non è sbiadito per caso, anzi ancora avrebbe intenzione di collaborare:
Reggio Calabria credo che sia la città più bella del mondo. Il mio interesse per la Reggina è sfumato? Non andrei mai contro il mio datore di lavoro, oggi io sono un collaboratore di Bandecchi e non mi metterei in gara contro il piatto che mangio. Se la Reggina non va in Lega Pro magari poi le cose cambiano, con Bandecchi si può parlare e si fa un bello sponsor
Reggina, Ferrero: “Tanti non mi hanno nemmeno risposto al telefono”
Reggina, Massimo Ferrero: non investo dove non mi vogliono…
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Ma il problema, accusa Ferrero, è che nessuno lo ha voluto ascoltare. Alcuni non gli hanno nemmeno risposto al telefono, afferma il Viperetta. Che quindi non ha intenzione di investire laddove non è ben accetto:
Io ho parlato coi Presidenti, col Sindaco, con tanta gente, ma hanno fatto tante parole, parole, parole. Tanta gente non mi ha risposto al telefono, neanche Virgilio Minniti. Magari non conosce il numero, forse se l’è tirata un pochetto, volevo fare solo una chiacchierata ma non ero gradito L’unica persona gentile e disponibile è stata quella del marchio, l’Avvocato Benedetto. Col Sindaco ci ho parlato, l’ho incontrato, dovevamo fare il progetto cinema, ma poi non si è fatto niente. Io non vado a investire in un posto in cui non sono ben accetto