La ripresa della Serie A è ormai vicina e tra notizie sul bilancio blucerchiato e le nuove voci di una possibile cessione societaria, tra meno di due settimane la Sampdoria torna in campo. Ma chi si ricorda come ci eravamo lasciati?
La Sampdoria pre-Covid19 ci faceva soffrire, diciamolo. Ma niente a che vedere con la Sampdoria di Di Francesco. I motivi di una partenza così disastrosa sono diversi ed è inutile ripercorrerli. Oggi la Serie A è pronto a ripartire e la Sampdoria non può sbagliare. Playout e algortimo sono dietro l’angolo…
Con Sir Claudio Ranieri è stata un’altra storia: 23 punti in 18 gare, con un ritmo quasi da Europa… Il punto fermo, oltre a Ranieri? Neanche a dirlo, è capitan Fabio Quagliarella: 8 reti in 15 partite. Lontani dai livelli dello scorso anno, ma un ruolino comunque degno di rispetto. Ma per tenersi stretta la Serie A la Sampdoria deve aggrapparsi a Fabio Quagliarella.
Ma la Sampdoria di oggi non può basarsi solo su Fabio. Ci vuole anche il miglior Gabbiadini, l’uomo del derby, senza scordare Gaston Ramirez, uno dei giocatori più decisivi. I sui goal hanno fruttato ben 7 punti…
La Sampdoria è una della squadre che rimediato più punti, ben 13, da situazioni di svantaggio: 4 vittorie e un pareggio. Solo Atalanta, Bologna e Lazio hanno fatto meglio in questa speciale classifica di chi non molla fino alla fine…
Le note dolenti ci sono, ovviamente. 17 goal subiti nella prima mezz’ora, 22 nei primi 45′ minuti. Ha fatto peggio solo il Bologna…
E poi Emil Audero: 25 presenze, sempre titolare. Vuoi per la mancanza di alternative vere, vuoi perchè è un investimento da valorizzare. Ma le sue (mancate) uscite hanno fatto storcere il naso a parecchi tifosi. E’ vero che se la difesa balla il portiere non può fare molto…ma se l’estremo difensore non da’ fiducia ai compagni di riparto, non si fa molta strada…